Si tratta di 1.010 pezzi di arte digitale di una delle opere in ceramica del maestro che non sono mai state esposte. Si cavalca un mercato in costante crescita
Un inedito di Picasso diventerà un Nft, acronimo che sta per non fungible token (gettone non replicabile). Si riferisce a opere digitali, uniche, non modificabili e, in quanto registrate su blockchain, dalla proprietà univoca e certificata. Rispetto alle criptovalute, sostituibili, i token non sono in alcun modo intercambiabili tra loro. Dal disegno, alle gif, ai video, tutto può diventare un Nft, purché sia digitale.
La nipote dell’artista spagnolo, Marina Picasso, e il figlio, Florian, hanno annunciato a Ginevra che intendono vendere 1.010 pezzi di arte digitale di una delle opere in ceramica del maestro che non sono mai state esposte.
Il prezioso pezzo di ceramica risale all’ottobre 1958, quando Marina era solo una bambina. «È un’opera che rappresenta un volto, ed è molto espressivo – ha detto. – E’ gioioso, felice. Rappresenta la vita. È uno di quegli oggetti che hanno fatto parte della nostra vita, le nostre vite intime, la mia vita con i miei figli».
La casa Sotheby’s ospiterà un’asta a marzo con entrambe le versioni, sia quella fisica sia quella tokenizzata.
E’ un mercato in crescita quello degli Nft che ha superato i 250 milioni di dollari, un valore triplicato nell’ultimo anno con un aumento del 66% sul fronte degli acquirenti e del 24% su quello dei venditori.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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