Dalla neonata Quota 102 a Opzione Donna, sono diverse le misure che consentono di lasciare l’impiego prima del tempo stabilito
In attesa della nuova riforma promessa dal Governo Draghi, ci sono alcune opzioni che permettono di andare in pensione anticipatamente, anche prima di aver compiuto 60 anni d’età.
Una di queste è la pensione anticipata che permette di uscire dal mondo del lavoro al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di età per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi di età per le donne. Per esempio, coloro che hanno iniziato a lavorare a 18 anni e hanno proseguito la carriera ininterrottamente, potrebbero andare in pensione già a 60 anni e 10 mesi, se uomo, o a 59 anni e 10 mesi se donna.
C’è anche la neonata Quota 102 – che ha preso il posto della più conveniente Quota 100 – prevede invece un limite di età pari a 64 anni.
Opzione Donna è, invece, riservata alle lavoratrici, e consente il pensionamento già all’età di 58 anni, o 59 nel caso delle autonome, a patto che nel contempo siano stati maturati almeno 35 anni di contributi. Entrambi i requisiti devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 2021.
Quota 41, invece, riguarda i lavoratori e le lavoratrici precoci, coloro, cioè, che hanno iniziato il proprio percorso lavorativo prima dei 19 anni e hanno maturato già almeno 12 mesi di contributi. In questo caso si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età.Per accedere alla misura bisogna appartenere ad alcuni precisi profili: disoccupati, invalidi almeno al 75%, caregiver o lavoratori gravosi.
di: Francesca LASI
FOTO: PIXABAY
Ti potrebbe interessare anche: