Il vicepresidente della Commissione europea Dombrovskis ha annunciato che l’Ue ricorrerà al Wto contro le restrizioni commerciali applicate dal Paese asiatico alle aziende lituane ed europee
Il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha annunciato che lìUedi ricorrerà al Wto contro le restrizioni commerciali applicate da dicembre dalla Cina alle aziende lituane ed europee.
«L’Ue ha lanciato oggi un procedimento contro la Cina alla Wto per pratiche commerciali discriminatorie nei confronti della Lituania. La Cina è il nostro maggior partner commerciale, apprezziamo questa relazione. Ma questo rapporto richiede mutuo rispetto. All’inizio di dicembre la Cina ha attuato misure coercitive nei confronti delle importazioni dalla Lituania, tagliando anche le sue esportazioni in Lituania. Riteniamo che queste pratiche violino le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Queste iniziative minacciano l’integrità del mercato unico dell’Ue» ha affermato Dombrovskis.
Il vicepresidente ha poi sollecitato l’Europarlamento e il Consiglio Ue ad accelerare l’esame della proposta anti-coercizione, presentata alla fine dello scorso anno dalla Commissione europea per rispondere alle minacce ibride, in cui le restrizioni commerciali sono utilizzate a fini politici.
Riguardo alla ratifica dell’accordo sugli investimenti Ue-Cina, siglato a dicembre 2020 Dombrovskis ha fatto sapere che non ci sono progressi. «L’accordo – ha spiegato il vicepresidente della Commissione europea – è stato raggiunto nel dicembre 2020 ma non c’è stato nessun progresso sulla ratifica dopo le sanzioni Ue sui diritti umani alla Cina e le contro-sanzioni cinesi che hanno colpito anche eurodeputati. L’Europarlamento è stato chiaro, nessun passo avanti sulla ratifica sarà fatto finché i deputati saranno oggetto delle misure cinesi, e tutto questo non è cambiato. Ma non c’è legame diretto tra questo e la decisione di oggi».
Il vicepresidente della Commissione europea ha poi descritto il vertice Ue-Cina in preparazione, una “occasione di parlare di tutto questo per cercare di mettere le relazioni tra Bruxelles e Pechino su un binario migliore“.
di: Francesca LASI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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