Sono due miliardi in più rispetto al piano precedente. 7 miliardi per l’economia circolare e 11 miliardi per la transizione energetica. Confermati i dividendi
18 miliardi di investimenti in 10 anni di cui 7 per l’economia circolare e 11 per la transizione energetica. A2A aggiorna il piano strategico 2021-2030, prevedendo due miliardi in più rispetto al piano precedente.
Anche l’utile netto della multi-utility italiana, che opera nei settori ambiente, energia, calore, reti e tecnologie per le città intelligenti, è destinato a crescere in modo consistente, passando dai 335 milioni del 2020 a circa 780 milioni nel 2030 (+9% crescita media annua).
Non solo. Il gruppo prevede una crescita in termini di ebitda ancora più ambiziosa di quanto indicato lo scorso anno, più che raddoppiata rispetto alla media degli ultimi anni, passando da circa 1,4 miliardi di euro del 2021 a circa 2,9 miliardi del 2030, con un aumento medio annuo 2020-2030 pari al 9%.
Confermati i target di distribuzione dei dividendi agli azionisti: almeno 8,2 centesimi per azione sull’utile del 2021, minimo 8,5 centesimi per azione sul 2022 e una base di 8,7 centesimi sul 2023. Per gli anni successivi, si conferma una crescita minima pari al 3% all’anno.
Soddisfatto Renato Mazzoncini, ad di A2A che ha detto: «l’aggiornamento del piano prevede di anticipare di 10 anni l’obiettivo comune di emissioni zero, ampliare ulteriormente la nostra presenza in Italia e stabilire nuovi e ancora più ambiziosi target di business. Puntiamo a essere protagonisti del processo di decarbonizzazione del Paese, grazie alla nostra capacità di poter garantire sia energia elettrica rinnovabile sia molecole sostenibili come idrogeno e biometano, in linea con quanto previsto dalle direttive europee».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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