+37% per gli audiolibri, boom dei fumetti e dei libri per bambini. L’Italia si conferma così la sesta editoria nel mondo dopo Usa, Cina, Germania, UK e Francia e la quarta in Europa
Continua a crescere il mercato del libro. L’editoria di varia (libri a stampa di narrativa e saggistica venduti nelle librerie fisiche, online e grande distribuzione organizzata) raggiunge gli 1,701 miliardi di euro di vendite a prezzo di copertina, +16% rispetto al 2020. Sono i dati dell’AIE, l’associazione italiana degli editori, secondo cui le copie vendute sono 115,6 milioni, 18 milioni in più del 2020.
L’Italia si conferma così la sesta editoria nel mondo dopo Usa, Cina, Germania, UK e Francia e la quarta in Europa.
Continua la corsa degli audiolibri che passano da 17,5 milioni di euro a 24 milioni, in crescita del 37%, mentre gli e-book, dopo il boom del 2020, arretrano dell’11% a 86 milioni.
Nel 2021 sono state pubblicate 85.551 novità a stampa, in crescita del 22,9% rispetto all’anno precedente. Gli e-book scendono a quota 49.313, in calo del 5,6% rispetto all’anno precedente, ma in crescita dell’1,1% rispetto al 2019.
Il primo canale di acquisto per i libri restano le librerie fisiche: a livello di quote di mercato ricoprono infatti il 51,5% mentre quelle on-line il 43,5%, entrambe in crescita di pochi decimali rispetto all’anno precedente, mentre la grande distribuzione perde 0,9 punti percentuali e oggi copre il 5%.
Nel 2021 cala il prezzo medio di copertina dei libri venduti: è pari a 14,72 euro, in calo del 2,4% rispetto all’anno precedente anche per l’effetto delle vendite di manga e fumetti.
Distinguendo per genere i libri venduti spicca proprio il boom dei fumetti che passano da 4,7 a 11 milioni di copie vendute nel 2021, con un incremento del 134% sul 2020. Segue, nella classifica di copie vendute, la narrativa di genere straniera con 9,2 milioni (più 15% sul 2020) e i libri per bambini con 8,5 milioni di copie (in crescita del 23%). Crescono però anche la narrativa di genere italiana (+13%), biografie e autobiografie (+22%), politica e attualità (+32%), famiglia e benessere (+25%).
«I dati confermano le nostre previsioni di settembre: l’editoria italiana ha saputo reagire alla pandemia e, anche grazie alle politiche di sostegno pubblico messe in atto da governo e parlamento, chiude il 2021 in forte crescita, dopo un 2020 già soddisfacente – ha spiegato il presidente dell’AIE Ricardo Franco Levi. –
Numeri molto buoni anche rispetto alle performance degli altri paesi in Europa, ma il futuro non è privo di incognite. C’è l’emergenza della carta, per prezzi e disponibilità, e permane il pesante impatto della pirateria».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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