L’Arera ha previsto una serie di novità sulla raccolta dell’immondizia, dalle modalità e la periodicità di pagamento, ai rimborsi in caso di rettifica degli importi dovuti
L’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha previsto una serie di novità in merito alla raccolta dei rifiuti in base al testo unico Rifiuti: nuovi standard di qualità tecnici e contrattuali omogenei nel Paese. Il documento impone a Comuni e gestori di regolare la materia entro il 31 marzo di quest’anno e di applicare le nuove norme dall’1 gennaio 2023.
L’obiettivo è “far convergere le gestioni territoriali verso un servizio agli utenti migliore e omogeneo a livello nazionale”. Il testo fissa obblighi di qualità contrattuale e tecnica del servizio di gestione dei rifiuti urbani.
Dal punto di vista contrattuale, le nuove regole riguardano le modalità e la periodicità di pagamento, la rateizzazione e il rimborso degli importi non dovuti, il ritiro dei rifiuti su chiamata o la riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare.
In particolare, tutte le gestioni “dovranno garantire specifiche modalità di rateizzazione tenendo conto in particolare delle famiglie vulnerabili”. La periodicità minima di riscossione deve essere almeno annuale e deve essere concesso l’accesso alla rateizzazione ulteriore dei pagamenti per rate di importo minimo pari a 100 euro.
Una rateizzazione ulteriore è prevista per gli utenti beneficiari del bonus sociale per disagio economico previsto per i settori elettrico e/o gas e/o per il settore idrico (leggi qui). La rateizzazione è permessa poi per gli utenti che si trovino in condizioni economiche disagiate, individuati secondo i criteri definiti dall’ETC (Enti Territorialmente Competenti) e qualora l’importo addebitato superi del 30% il valore medio riferito ai documenti di riscossione emessi negli ultimi due anni.
Se si pagheranno importi non dovuti, Comuni e gestori dovranno “garantire all’utente la possibilità di richiedere la verifica del documento di riscossione e l’eventuale rettifica degli importi addebitati” e introdurre “una procedura per la gestione delle richieste scritte di rettifica degli importi addebitati e delle modalità di accredito degli importi rettificati”.
Per evadere le richieste Comuni e dovranno poi introdurre uno standard generale pari a 120 giorni lavorativi, per una percentuale di prestazioni compresa tra il 70% e il 90%. Saranno poi previsti obblighi e standard relativi alla continuità, alla regolarità e alla sicurezza del servizio per garantire la qualità tecnica della raccolta rifiuti.
Ogni gestore della raccolta e del trasporto dovrà avere un numero verde gratuito dedicato raggiungibile h24 sia da rete fissa, sia da rete mobile, per le segnalazioni inerenti a situazioni di pericolo.
di: Francesca LASI
FOTO: PIXABAY
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