Uno studio sottolinea la difficoltà dl passaggio generazionale. Nel 54% dei casi le imprese vengono vendute, nel 16% liquidate
Le Pmi in Italia denotano difficoltà nel passaggio generazionale. Nel 54% le imprese vengono vendute, mentre nel 16% liquidate: è quanto rivela Livolsi & Partners, realizzato su un campione rappresentativo di circa 40 società-clienti con fatturato tra i 10 e i 900 milioni di euro l’anno.
Per il 16% delle imprese interpellate, il tentativo della consegna del testimone ha avuto esito negativo con conseguenze “conflittuali”, il che ha portato o alla loro liquidazione per mancanza di accordi sulla visione futura della conduzione aziendale, oppure alla divisione a seguito delle diverse strategie di business auspicate e dell’incompatibilità caratteriali tra gli eredi e i successori.
Solo l’8% dichiara di aver ottenuto un risultato positivo e senza conflitti, con la seconda generazione che ha acquisito posizioni e responsabilità ben definite all’interno della società.
Cosa fare, allora? «È necessario trovare la soluzione adeguata alle esigenze degli imprenditori – afferma Massimo Bersani, managing partner di Livolsi & Partners – cercando di individuare degli interlocutori, fondi di private equity od organizzazioni industriali, che sappiano riconoscere il giusto valore economico delle aziende anche in termini di competenze umane presenti nelle medesime. Siamo convinti che anche quest’anno le operazioni di M&A aumenteranno a causa di più fattori: dagli investimenti previsti nel PNRR, il piano nazionale di resistenza e resilienza, che declina i fondi europei di Next Generation EU, alla pandemia, che ha provocato la trasformazione di modelli di business consolidati, fino alla presenza sul mercato di una eccezionale liquidità».
di: Francesca LASI
FOTO: PIXABAY
Ti potrebbe interessare anche: