La figlia di questa coppia di Nowirch una volta diventata adulta ha cambiato il suo nome in Jasmine perché vittima di bullismo
Non solo arredamento per la casa: non per tutti, infatti, il nome “Ikea” è un riferimento alla famosa catena svedese. Per una coppia di genitori di Norwich, in Gran Bretagna, è stato anche il nome della propria figlia.
A raccontarne la storia è il Mirror. Sembra, infatti, che poco prima di partorire la figlia, 19 anni fa, la donna abbia visto in televisione uno spot dell’Ikea e abbia pensato che quello fosse un bel nome per la bambina in arrivo.
In cambio, forse con sua grande sorpresa, il colosso ha deciso di fare dei regali alla famiglia: «quando ero piccola, mia mamma ricevette una lettera dall’Ikea che diceva che sostanzialmente potevamo avere un tot di mobili e giocattoli gratis. Ho avuto alcuni giochi, e mia mamma ha ottenuto un divano» – racconta, infatti, la protagonista.
Il nome, tuttavia, non le è valso solo giochi e un divano ma anche anni di bullismo. Per diverso tempo, infatti, la ragazza è stata preso in giro per quel suo nome finché nel 2014 non ha deciso di rivolgersi all’anagrafe e cambiarlo in Jasmine.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/SALVATORE DI NOLFI
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