A pesare non è stata solo la variante Omicron ma anche l’aumento dei prezzi energetici
Le restrizioni attuate per contenere la pandemia hanno travolto il settore agroalimentare Made in Italy: sono molti i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi costretti a chiudere. Questo il bilancio Coldiretti, che stima in cinque miliardi di euro l’ammontare di cibi e vini invenduti.
Come spiega l’associazione, infatti, la diffusione della variante Omicron ha prolungato le difficoltà per le attività anche nel mese di gennaio mentre il balzo dei prezzi energetici ha fatto impennare i costi di produzione in campi, stalle, serre e cantine.
I locali si sono svuotati per il timore provocato dalla rapidità di diffusione dei contagi, per lo smart working e per il calo del turismo ma anche – sottolinea la Coldiretti – per il fatto che milioni di italiani sono stati costretti a casa perché positivi al Covid, hanno avuto contatti a rischio e sono in quarantena o sono privi di Green Pass perché non vaccinati.
Una drastica riduzione dell’attività che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato.
di: Francesca LASI
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