L’attività cresce nell’Eurozona, raggiungendo il livello massimo da agosto
Rallenta la crescita dell’attività manifatturiera in Italia. A gennaio l’indice, calcolato da IHS Markit, ha raggiunto 58,3 punti, segnalando il diciannovesimo mese consecutivo di miglioramento mensile. Tuttavia il valore è diminuito dai 62 punti di dicembre indicando una riduzione della crescita a causa di un’espansione molto più lenta dei nuovi ordini, la riduzione del personale e le interruzioni legate alla variante Omicron.
Cresce invece la manifattura nell’Eurozona. L’IHS Markit Pmi del settore è aumentato a gennaio a 58,7 da 58 di dicembre sino a raggiungere il livello massimo da agosto.
Il miglioramento, tuttavia, non è affatto ben distribuito tra le economie dell’Eurozona. I dati delle singole nazioni mostrano come l’Austria abbia avuto la crescita migliore, mentre nei Paesi Bassi, in Germania e in Irlanda sono state riportate espansioni più veloci. In Spagna la crescita è rimasta invariata mentre miglioramenti più lenti sono stati notati in Italia, Grecia e Francia.
«Pare che sino ad ora i manifatturieri dell’Eurozona abbiano resistito alle intemperie causate dalla tempesta Omicron meglio della precedente ondata Covid-19, con le aziende che hanno riportato a gennaio il maggiore miglioramento della produzione e dei nuovi ordini in quattro mesi – ha sottolineato Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit. – Tuttavia, i tempi medi di consegna rimangono estesi per parecchi beni chiave e per numerosi beni strumentali, ostacolando la produzione e trasformandosi in una maggiore pressione al rialzo sui prezzi. I prezzi medi di fabbrica sono aumentati al secondo tasso più alto in quasi 20 anni, fattore questo che indica come l’inflazione rimarrà elevata nei prossimi mesi. Allo stesso tempo la crescente tensione in Ucraina, la crisi dei prezzi energetici e le previsioni di un inasprimento delle politiche monetarie da parte delle banche centrali a livello globale stanno creando ostacoli aggiuntivi per le prospettive future».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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