La decisione della Commissione europea divide i Paesi e non solo
Gas e nucleare sono fonti energetiche utili alla transizione ecologica dell’Ue e possono avere, a determinate condizioni, l’etichetta Ue per gli investimenti verdi. Lo ha deciso la Commissione europea con l’adozione del relativo atto delegato.
«Gli Stati membri restano pienamente responsabili delle proprie strategie energetiche. La tassonomia non rende obbligatori investimenti in alcuni settori né proibisce certi investimenti. Un punto da ricordare è che resta uno strumento volontario», ha affermato il commissario Mairead McGuinness.
Questa affermazione non ha impedito la divisione all’interno dell’Europa. Fra gli Stati membri Austria e Lussemburgo avevano già annunciato un ricorso in Corte europea di Giustizia se il testo fosse stato formalizzato senza sostanziali modifiche, come in effetti è stato. Insieme a loro anche la Spagna e la Danimarca avevano firmato recentemente una lettera contraria alla posizione della Commissione. La Germania continua a dirsi contraria al nucleare. Il portavoce del cancelliere Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, rispondendo a una domanda sulla decisione di Bruxelles, ha spiegato: «ci sono quattro mesi di tempo. Valuteremo la posizione della Commissione e poi, dopo un confronto nella coalizione, decideremo come comportarci. La posizione del Governo tedesco, che è contrario a classificare l’energia nucleare eco-sostenibile, non è cambiata».
L’Esecutivo Ue ha raggiunto un accordo politico sul testo, ma non tutti i suoi membri hanno votato a favore. La Commissione non ha voluto indicare chi si è opposto, ma si tratta di almeno tre o quattro commissari. Tra questi pare ci siano il responsabile del Bilancio, Johannes Hahn, ed il responsabile del Green Deal, il vicepresidente esecutivo Frans Timmermans.
La Tassonomia (che significa regole di classificazione) mira a guidare gli investimenti privati verso le attività economiche che contribuiscono sostanzialmente a conseguire la transizione energetica necessaria per raggiungere il traguardo zero emissioni al 2050. Allo stesso tempo, però, queste attività economiche non dovranno causare “danni significativi” agli altri quattro obiettivi ambientali previsti dal Regolamento generale Ue sulla Tassonomia: economia circolare, riduzione dell’inquinamento, protezione della biodiversità, tutela degli ambienti acquatici. E’ proprio su questo punto che ci sono le maggiori critiche alla scelta della Commissione sul nucleare.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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