Lunedì la verifica sul suo operato
Conto alla rovescia per il CdA di Mps di lunedì prossimo che potrebbe sancire l’uscita di scena dell’attuale ad, Guido Bastianini. Se nei giorni scorsi il nome più gettonato per la successione era Alessandro Vandelli, ex ceo Bper, oggi in pole position c’è l’ex amministratore delegato del Credito Valtellinese, Luigi Lovaglio.
Secondo Il Messaggero Lovaglio sarebbe l’unico candidato ancora in lizza. Anche l’agenzia Bloomberg News indica che il Governo italiano è vicino alla sua nomina al posto di Bastianini che non avrebbe intenzione di dimettersi.
Non è un mistero che i rapporti tra Bastianini e il Tesoro, che pure lo ha candidato, non siano idilliaci. Il ceo ha presentato a fine 2020 un piano industriale stand alone che di fatto si opponeva alla soluzione strutturale, cioè alla vendita perseguita dal Tesoro.
E quindi ora si rafforzano i rumors relativi a un possibile ricambio al vertice di Banca Monte Paschi di Siena con il Tesoro che vuole dare un segnale di discontinuità in vista del piano di rilancio che dovrà essere definito con l’Unione europea.
E si consumerà proprio lunedì il braccio di ferro tra il Tesoro e Bastianini. Mps “comunica che nel contesto del prossimo Consiglio di amministrazione, convocato per il prossimo 7 febbraio, è stato inserito all’ordine del giorno un punto inerente una verifica di Corporate Governance riguardante la figura dell’ amministratore delegato e direttore generale dott. Guido Bastianini“.
Insomma il consiglio sui conti annuali, che saranno diramati lunedì e che secondo le previsioni dovrebbero chiudersi con un utile di qualche centinaio di milioni, potrebbe essere l’ultimo per il banchiere, eletto appena un anno e mezzo fa.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MATTEO BAZZI
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