La Legge di Bilancio 2022 ha confermato e apportato delle modifiche alle indennità previste per i disoccupati
Ecco quali sono le misure a sostegno dei disoccupati messi in campo dallo Stato per l’anno 2022, tra quelle modificate con la Manovra e quelle rimate invariate.
La prima di questi è la Naspi, l’indennità destinata ai lavoratori dipendenti che perdono il posto involontariamente. Fino allo scorso anno era previsto che la ricevesse solo il dipendente che aveva svolto almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti alla disoccupazione. Requisito che è caduto a partire dal 1° gennaio: l’ultima legge di Bilancio, infatti, prevede che l’indennità venga versata a chi ha versato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti alla perdita del lavoro.
Le novità non finisco qui. La riduzione del 3% al mese, infatti, scatta ora a partire dal sesto mese, e non più dal terzo, e dall’ottavo per i lavoratori over 55. La Naspi, infine, verrà riconosciuta anche ai lavoratori agricoli.
Una seconda misura confermata per il 2022 e il 2023 è la Iscro, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa per i liberi professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps, dedicata quindi anche ai lavoratori in regime di partita Iva.
L’indennità va da un minimo di 250 a un massimo di 800 euro (pari al 25% dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate) ed è destinata a chi ha perso almeno il 50% di fatturato calcolato sulla media di quanto guadagnato nei tre anni precedenti la richiesta dell’agevolazione e da chi ha aperto una partita Iva da almeno quattro anni.
Per i cosiddetti parasubordinati, ovvero i collaboratori che risultano iscritti alla gestione separata dell’Inps, è prevista per il 2022 la Dis-Coll. Le maggiori novità riguarda la diminuzione del 3%, che ora avviene a partire dal sesto mese e non dal quarto, e la durata. Verrà, infatti, ricevuta per un numero di mesi pari a quelli in cui si è lavorato nell’anno precedente fino a un massimo di 12 mesi e non più per la metà della durata del contratto di collaborazione.
Infine, resta anche il reddito di cittadinanza che però subisce importanti modifiche. Per ricevere il sostegno statale, fino a un massimo di 780 euro mensili, sarà infatti necessario seguire corsi di formazione nei centri per l’impiego ed essere in possesso del Green Pass nella sua versione base per potervi accedere. Il rifiuto di un’offerta di lavoro, inoltre, comporta la diminuzione dell’importo dell’assegno di cinque euro al mese.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA / ETTORE FERRARI
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