Uil attacca: “ci aspettiamo che il Governo riprenda subito il confronto”
Slitta l’incontro tra Governo e sindacati in programma lunedì 7 febbraio per la verifica politica sulle pensioni. A causare la decisione sembra essere il mancato approfondimento tecnico in merito alla flessibilità in uscita. La Uil, tuttavia, sembra non esserne contenta.
Il ministero del Lavoro, infatti, non ha ancora risposto alle richieste di Cgil, Cisl e Uil che hanno proposto il pensionamento a 62 anni di età o 41 di contributi. A differenza, invece, delle pensioni di garanzia per giovani e donne e della previdenza complementare.
«Se il Governo pensa di cincischiare sulle pensioni, la Uil non ci sta – avverte il segretario confederale, Domenico Proietti. – Il rinvio della riunione di lunedì è un fatto grave. La motivazione addotta, e cioè il non aver ancora affrontato in sede tecnica il tema della flessibilità, è infondata e pretestuosa. Furono proprio i rappresentanti del Governo a chiedere di fare una riunione politica dopo i primi incontri tecnici sui temi dei giovani, donne e previdenza complementare. Inoltre, nell’incontro tecnico di giovedì scorso sono stati i rappresentanti del Governo a proporre di fissare la successiva riunione tecnica dopo quella politica del 7 febbraio. La Uil ha partecipato con serietà e impegno propositivo al confronto chiedendo significativi interventi per salvaguardare le future pensioni di giovani e donne e per diffondere la previdenza complementare. La Uil, dunque, si aspetta che il Governo riprenda subito il confronto per definire, in vista del prossimo Def, soluzioni positive alle attese dei lavoratori».
Ora, dunque, si attende una nuova riunione tecnica prima di un nuovo incontro politico tra il ministro Orlando e i leader dei sindacati.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/JESSICA PASQUALON
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