La 72esima edizione del Festival ha infranto un primato dietro l’altro con un grande ritorno in termini monetari
Si è conclusa ieri sera, con la vittoria netta di Mahmood&Blanco e della loro Brividi, un’edizione da record per il Festival di Sanremo, il terzo sotto l’egida del direttore artistico e conduttore Amadeus (leggi qui).
Un’edizione all’insegna della leggerezza e dell’amicizia, come dichiarato dallo stesso conduttore, ma anche segnata da un grande alternarsi di “pezzi da Novanta” e nuove voci sul palco, che hanno portato a numeri straordinari in termini di share.
Già al debutto ci sono stati 10,9 milioni di telespettatori per un 54,7% di share, la concentrazione migliore degli ultimi 20 anni. Cifre che si sono ripetute durante la seconda serata: 11 milioni e 320 mila telespettatori con il 55,8% di share; al terzo appuntamento la media è stata di 9,3 milioni di telespettatori e 54,1% di share; alla quarta serata si è segnato un altro record: 60,5% di share, il più alto dal 1995, con 11 milioni e 378 mila spettatori in media. Ma non è finita qui: la finale è stata vista da 13,3 milioni di telespettatori, con il boom dello share al 65%.
Sono numeri importanti anche da un punto di vista pubblicitario: la concessionaria per la televisione pubblica, Rai Pubblicità, aveva annunciato che c’era stato un sold-out degli spazi commerciali per 38 milioni di euro.
In attesa del bilancio totale degli introiti pubblicitari atteso per oggi, ecco i costi degli spot durante Sanremo: 27 mila euro per i billboard, i pochi secondi che precedono l’inizio della trasmissione; 111 mila euro per gli spot da 30 secondi in prima fascia, che crescono di prezzo a seconda di orario e serata e raggiungono i 195 mila euro durante la finale; 406 mila euro per le telepromozioni da 45 secondi delle 23, venduta anche in pacchetti da oltre due milioni.
Gli sponsor di questa edizione sono stati: Plenitude (Eni gas e luce), Costa Crociere, Suzuki, Lavazza e Ferrero con Nutella. «Il bilancio finale sulla raccolta pubblicitaria lo faremo domenica – ha spiegato in conferenza stampa Gian Paolo Tagliavia, amministratore delegato di Rai Pubblicita? – ma posso anticipare che abbiamo raggiunto un risultato superiore a quello dello scorso anno, che dimostra la validità del modello che abbiamo messo in piedi per questa edizione. Siamo usciti dalla tradizionale logica della sponsorizzazione proponendo al mercato un modello basato sulla logica della ‘partnership’. Per ciascun partner abbiamo ideato un progetto ad hoc, sviluppato secondo le caratteristiche distintive e gli obiettivi di comunicazione del brand».
Oltre agli sponsor principali, ci sono stati grandi ott (Over The Top) come Netflix con il suo Tudum, che hanno inserito la loro pubblicità durante il Festival.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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