Le agevolazioni sono prorogate al 30 giugno 2022
Il bonus per la Decontribuzione al Sud è stato prorogato fino al 30 giugno 2022. Si tratta di una misura dedicata ai datori di lavoro privati con sede in Regioni considerate svantaggiate o in via di sviluppo, vale a dire Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Si tratta, in soldoni, di uno sconto sui contributi previdenziali complessivi che pesano sulle spalle del datore di lavoro: viene riconosciuto un esonero del versamento dei contributi pari al 30%, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all’Inail.
Per ottenere il beneficio, il lavoratore deve attivamente svolgere la propria attività in unità operative ubicate in queste aree, anche se l’Agenzia di somministrazione può avere sede in Regioni non inserite nell’elenco dell’Inps.
Lo sgravio non viene applicato se è il lavoratore stesso invece a operare in una Regione diversa.
Grandi esclusi dalla misura il settore agricolo e i datori di lavoro che stipulano contratti di lavoro domestico; incluse invece le imprese armatoriali per i marittimi imbarcati su navi che risultano iscritte ai compartimenti marittimi delle aree svantaggiate.
La misura rimarrà invariata fino al 2025 dopodiché ci sarà una riduzione e il beneficio passerà dal 30% al 20% e al 10% tra il 2026 e il 2029.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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