Crescono i finanziamenti alle famiglie, saliti di 18,6 miliardi (+2%), da 641,6 a 660,3 miliardi, trainati dalla crescita dei mutui, aumentati di oltre 17 miliardi (+4%)
Sono in calo i prestiti alle imprese. Da novembre 2020 a novembre 2021 lo stock degli impieghi delle banche verso le imprese è calato da 677,5 miliardi a 659,2 miliardi con una contrazione che sfiora il 3%. In pratica nell’ultimo anno sono diminuiti di oltre 18 miliardi di euro i crediti alle aziende italiane.
Un dato in netta controtendenza rispetto a quanto osservato tra settembre 2019 e settembre 2020, periodo nel quale i finanziamenti bancari alle imprese erano aumentati di 60 miliardi, con una variazione positiva del 13%. E questo grazie soprattutto alle garanzie statali introdotte con i vari decreti approvati per far fronte all’emergenza Covid.
Di fronte al calo attuale il centro studi di Unimpresa lancia l’allarme. «Si sta creando una preoccupante situazione che potrebbe essere aggravata dalla scadenza delle misure sulle garanzie di Stato – avverte il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora. – Per le imprese ci sarà una clamorosa emergenza liquidità. Le banche hanno approfittato delle misure di sostegno pubblico soprattutto all’inizio della pandemia, sostituendo vecchie linee di credito erogate con poche garanzie, con nuovi finanziamenti coperti da Mcc e Sace».
Crescono invece i finanziamenti alle famiglie, saliti di 18,6 miliardi (+2%), da 641,6 a 660,3 miliardi, trainati dalla crescita dei mutui, aumentati di oltre 17 miliardi (+4%).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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