Il dato è rallentato a 51,4 punti, la fase di espansione più debole degli ultimi cinque mesi
Peggiora il settore dei servizi in Cina ma rimane in fase espansiva. A gennaio l’indice stilato da Caixin e Markit è rallentato a 51,4 punti dai precedenti 53,1.
Gli analisti si aspettavano un calo ma inferiore a quello che c’è stato, visto che avevano previsto un valore pari a 52,9 punti. E’ la fase di espansione più debole degli ultimi cinque mesi.
Il Pmi Composite è si è attestato a 50,1 punti, in flessione rispetto ai 51 punti precedenti, anche questo rimanendo, seppure per un soffio, in fase espansiva.
«Sia l’offerta che la domanda nel settore dei servizi sono cresciute a gennaio, ma a un ritmo più lento – ha commentato Wang Zhe, Senior Economist presso Caixin Insight Group. – Gli indicatori dell’attività commerciale e dei nuovi ordini totali sono rimasti in territorio espansivo per cinque mesi consecutivi, ma ciascuno è stato inferiore di oltre un punto rispetto al mese precedente. La domanda esterna si è contratta a gennaio dopo tre mesi consecutivi di espansione. L’indicatore per i nuovi ordini di esportazione a gennaio è stato il più basso da ottobre 2020. L’indice per l’occupazione è caduto in territorio di contrazione per la prima volta in cinque mesi. La domanda di mercato è stata debole e le nuove assunzioni per i posti vacanti sono state insufficienti. In sostanza, il mercato del lavoro è stato sottotono. Le aziende sono diventate meno ottimiste. L’indicatore delle aspettative di produzione futura è sceso al minimo degli ultimi 16 mesi a gennaio, sebbene il dato sia rimasto in territorio positivo. Ciò indica che le imprese di servizi sono rimaste preoccupate per l’epidemia in corso in Cina».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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