Secondo Hunters Group al sud sono aumentate del 70% le richieste per il lavoro da remoto
Fra i settori professionali più in crescita di questo periodo c’è senza dubbio l’ambito IT. Lo conferma una recente indagine della società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato Hunters Group, secondo cui nel 2021 le richieste nel settore IT sono cresciute del 60%.
Vediamo come si compone l’offerta di questo lavoro. Il settore specifico più ricercato è quello dell’ambito Cloud e software; in particolare, le aziende chiedono che il candidato sia costantemente aggiornato con le nuove tecnologie, fra tutte AWS di Amazon.
Un altro settore molto ricercato è quello dei Mobile Developers, quindi degli sviluppatori di app, tanto in ambito iOs quanto Android. In questo caso Milano deve condividere il primato in termini di posizioni lavorative e stipendi con Napoli, sede di una nota Academy per sviluppatori.
C’è poi il ramo della Cyber Security, che risponde alla crescente necessità di sicurezza da parte delle aziende per i loro cloud di dati e software. In questo settore sono molto richiesti tanto i tecnici quanto i consulenti, capaci di fornire un supporto costante e continuativo al cliente: per queste figure professionali i RAL superano i 50mila euro anche per le figure Junior con poca esperienza.
Come ormai da qualche anno, continuano ad essere ricercatissime anche tutte le figure connesse all’ambito Digital: parliamo di marketing, social media manager, strategist, influencer e manager che si occupano di vendite, promozione e assistenza clienti.
Proprio il settore IT è stato uno dei più coinvolti nella rivoluzione dello smart working, che “continuerà a
caratterizzare il mercato del lavoro anche nel post Covid-19” come spiega l’executive manager della divisione ICT & Digital di Hunters Luca Balbo.
«Le persone – spiega – sono diventate più attente all’equilibrio vita professionale–vita privata e lavorare in modo smart è un elemento essenziale, per certi versi più importante della retribuzione».
Questo discorso assume anche una rilevanza geografica: «c’è molto movimento in provincia (e quindi lontano dalle grandi città) e nelle regioni del Sud Italia» prosegue Balbo, confermando che le richieste di lavoro da remoto nelle zone meridionali sono incrementate del 70%.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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