Resta l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso fino al 31 marzo e all’aperto in caso di assembramenti. Si va verso la riapertura delle discoteche
Stop alle mascherine all’aperto da venerdì e stadi pieni al 75% con anche le discoteche che si apprestano a riaprire. Sono queste le ultime novità sul fronte anti-Covid, un allentamento delle misure visto che la curva epidemiologica continua a scendere e si riducono anche i ricoveri.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza in cui si legge che da venerdì non sarà più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto. Bisognerà comunque portarle sempre in tasca per proteggersi in caso di assembramenti, mentre resta l’obbligo di indossarle al chiuso fino al 31 marzo. Il provvedimento è in linea con le indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), per il quale “in ambienti all’aperto in cui il distanziamento non è possibile, va considerato l’utilizzo di mascherine per il viso“.
Si preparano ad entrare in una nuova fase anche gli stadi dove il primo marzo la capienza sale al 75% per le strutture all’aperto e al 60% per quelle al chiuso, come annunciato dal ministro Speranza e dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. Se la situazione epidemiologica lo consentirà, potrà anche essere avviato un percorso per portare la capienza al 100%.
«Ora siamo all’inizio di una nuova fase, con la solita gradualità si allenteranno le altre misure come le mascherine al chiuso e il Green pass», aveva assicurato ieri il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.
Ma l’allentamento delle misure non convince tutti, come il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che si dice intenzionato a mantenere l’obbligo di mascherine anche all’aperto.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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