“Genova modello di rinascita per tutta l’Italia. Il Pnrr ci consente di rendere il Porto di Genova ancora più competitivo e sicuro”
«Genova è diventata un modello di come ripartire dopo una tragedia. La storia recente di Genova e il coraggio dei genovesi ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia. Penso a quanto successo dopo il crollo del Ponte Morandi. Voglio esprimere di nuovo la vicinanza del governo e mia personale ai familiari delle 43 vittime, ai feriti, ai loro cari. Oggi, come quattro anni fa, il loro dolore è il nostro dolore. E voglio ringraziare la struttura commissariale, le autorità locali, il senatore Renzo Piano e tutti quelli coinvolti nella ricostruzione. Un esempio di collaborazione, rapidità, concretezza che è diventato un modello. Il mio auspicio è che lo stesso spirito di rinascita che oggi vediamo a Genova possa continuare a pervadere tutta l’Italia negli anni cruciali che abbiamo davanti». A parlare così è il presidente Mario Draghi in visita nel capoluogo ligure, la prima a livello istituzionale dopo l’elezione del Capo dello Stato.
Tre le tappe per il presidente del Consiglio. Il premier è atterrato all’aeroporto del capoluogo ligure alle 9.40, poi ha raggiunto il Porto Antico con la motovedetta CP288 della Guardia Costiera.
La troupe di Business24 era sul posto. Ecco il servizio:
Dopo questa prima tappa si sposta nella Radura della Memoria, dove incontra i familiari delle vittime del crollo di Ponte Morandi. Poi è al campo base dei cantieri del Terzo Valico a Trasta.
Il premier ha potuto oggi conoscere una città che non conosceva e ne apprezza tutte le sue sfaccettature a partire dal porto a cui ha fatto visita. «La velocità e l’efficienza dello scalo portuale sono fondamentali per le nostre esportazioni e per l’intero settore produttivo. Oggi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme al Programma Straordinario, ci consentono di rendere il Porto di Genova ancora più competitivo e sicuro. È un investimento sulla città, e sull’industria regionale e nazionale. L’Italia – osserva il premier – è diciannovesima al mondo per tempi e costi associati alla logistica, anche a causa degli oneri burocratici e dei ritardi nello sviluppo digitale. Dobbiamo abbattere questi ostacoli, per cogliere a pieno i vantaggi offerti dall’aumento degli scambi commerciali».
Non solo. Nell’idea del Governo c’è quello di ampliare le infrastrutture, per accogliere un traffico sempre maggiore. «Vogliamo – ha continuato Draghi – migliorare la connessione tra porti, reti stradali, ferrovie, per far fronte alla concorrenza degli altri porti mediterranei e di quelli nord-europei. Accelerare la digitalizzazione di tutta la catena logistica, per favorirne la flessibilità e ridurre le inefficienze. E semplificare i procedimenti amministrativi per agevolare i flussi».
E ha aggiunto: «far crescere l’area portuale di Genova vuol dire scommettere sul potenziale di questa città. Sulla capacità del nostro Paese di essere protagonista nel Mediterraneo e nel mondo. Vuol dire creare occupazione e nuove opportunità per i giovani. E dimostrare che interventi di questa portata possono essere realizzati nel rispetto dell’ambiente e andare di pari passo con il miglioramento dei servizi per i cittadini. Per una città ancora più vivibile e sempre più vicina al mare».
Tra gli interventi previsti 500 milioni serviranno per la nuova diga foranea, per consentire l’accesso a navi di nuova generazione, rafforzare la sicurezza, facilitare le manovre.
Draghi ha anche ricordato le difficoltà che oggi vivono gli italiani, preoccupati dal rincaro delle bollette. «Il Governo – ha concluso – non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell’energia elettrica. Volevo utilizzare questa circostanza per dire che il Governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/REGIONE LIGURIA
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FOTO: SHUTTERSTOCK
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