Realtà virtuale e nuove tecnologie supporteranno sempre più gli acquisti in-store, consentendo esperienze di acquisto personalizzate e coinvolgenti
Il mondo del retail e degli acquisti al dettaglio deve fare i conti con l’inesorabile ascesa dell’e-commerce e dello shopping online. Gli acquisti virtuali stanno trasformando le attitudini al consumo dal lato della domanda e, se da un lato questo potrebbe preoccupare gli esercenti fisici, dall’altro è importante cogliere l’occasione per un ripensamento dell’offerta, che dovrà gradualmente adattarsi alle nuove esigenze dei clienti.
Snapchat ci offre una panoramica a tutto tondo sul mondo degli acquisti attraverso uno studio condotto in 12 Paesi nel mondo, Italia compresa, da Foresight Factory. Il report ha identificato cinque macro-trend che caratterizzeranno il retail in tutto il 2022.
Fra gli elementi evidenziati dallo studio c’è la necessità di integrare gli strumenti digitali anche nelle esperienze di acquisto fisiche: il consumatore, sempre più connesso, ha infatti “il potere di definire la propria esperienza di acquisto da casa o in negozio grazie al suo smartphone” o altri devices, che diventano “compagni d’acquisto fondamentali” anche in negozio.
Lo spiega Claire Valoti, VP Emea di Snap Inc secono cui “le tecnologie in ambito di retail, come gli specchi intelligenti, l’AR e la personalizzazione virtuale dei prodotti, offrono inoltre l’opportunità di soddisfare le nuove aspettative dei consumatori“, più personalizzate e più social.
Il primo trend individuato dal report conferma le previsioni dei principali analisti: nel 2022 gli acquisti nei negozi torneranno a crescere, complice una “nostalgia” diffusa degli italiani per l’aspetto sociale dello shopping, rinvenuta nel 57% del campione (63% nel caso delle donne).
Dall’altro lato però gli italiani non vorranno rinunciare alla comodità degli acquisti tramite e-commerce, che manterrà la sua curva di crescita positiva per tutto il 2022. Il settore maggiormente interessato da questo trend è quello della moda, per il quale il 34% dei consumatori continuerà a preferire l’online. Meno incisiva la crescita degli acquisti digitali di articoli per la persona (28%) e dei prodotti alimentari (9%).
Il secondo trend riguarda la realtà virtuale, un’importante fonte di attrattività per i negozi fisici. Il 37% dei
consumatori italiani ha infatti confermato che si recherebbe volentieri in un negozio fisico in presenza di almeno un servizio virtuale interattivo quali specchi intelligenti per provare i vestiti, schermi smart per personalizzare i prodotti e proiettori per visionare gli oggetti direttamente nella propria casa.
Lo smartphone è ormai il canale preferito per l’acquisto del 31% dei consumatori (46% se parliamo di Millennial): questo trend non invertirà la sua rotta nel 2022 e dunque i negozi dovranno adattare i loro percorsi di vendita a strumenti digitali. Gli acquirenti sfrutteranno gli smartphone anche e soprattutto in-store per ottenere maggiori e più puntuali informazioni sui prodotti: una pratica già diffusissima soprattutto fra i giovani (26% dei Millennial e 30% della Gen Z).
A tal proposito fra le tecnologie alleate del retail rientra anche il try-on virtuale che parallelamente consentirà anche di ridurre il tasso di resi, significativamente più alto negli acquisti online: per due italiani su cinque uno dei principali ostacoli dell’e-commerce è proprio l’impossibilità di provare i prodotti prima di acquistarli.
Ecco dunque che la realtà aumentata (AR) entra in soccorso del gap virtuale, fornendo un’esperienza ottimizzata anche in negozio. Una novità attesa dal 24% dei consumatori italiani. Il 13% del campione tricolore ha dichiarato di aver già sfruttato i vantaggi dell’AR e il 56% di questi ha trovato in questa tecnologia un incoraggiamento all’acquisto.
Fra i settori che dovranno intercettare maggiormente questo trend ci sono la moda e il beauty (make-up o prodotti e tinte per capelli), secondo il 33% dei consumatori, seguiti da mobili (28%) e articoli di lusso (18%).
Un altro strumento che potrà rivoluzionare il mondo del retail sono gli NFT. La graduale espansione dell’economia virtuale inciderà necessariamente anche sugli acquisti che potranno passare anche per i Non-Fungible Tokens: oggetti digitali da collezione con annesso certificato di proprietà. Un’esigenza manifestata soprattutto dalla Generazione Z, nel 31% dei casi.
Infine, oltre agli input tecnologici, il mondo del retail dovrà seguire la crescente attenzione per la sostenibilità: quattro consumatori su 10 hanno fatto almeno un acquisto su una piattaforma di reselling, in omaggio ai principi dell’economia circolare e di una maggiore consapevolezza ambientale.
Ecco dunque che il re-selling diventa un punto di forza dei negozi fisici: fra i vantaggi percepiti dai consumatori c’è indubbiamente una rinnovata sensibilità green, ma anche la ricerca di pezzi unici e originali e l’esperienza sociale di esplorazione e confronto. Lo hanno già compreso i grandi marchi che sempre più rilanciano programmi di riacquisto e rivendita.
di: Marianna MANCINI
FOTO: UFFICIO STAMPA HOW TO HIRE
Potrebbe interessarti anche: