Nuovo giro di incontri e colloqui diplomatici: dopo Putin, Macron sente Biden mentre Liz Truss vola a Mosca per dialogare con Sergei Lavrov
Nuove tensioni al confine tra Ucraina, Russia e Bielorussia dopo il via all’esercitazione militare congiunta “Union Resolve 2022” che si concluderà il prossimo 20 febbraio. La Russia continua a negare di voler invadere l’Ucraina, ma gli Stati Uniti parlano di “escalation” mentre per la Nato è il più grande dispiegamento militare della Russia nell’ex Bielorussia sovietica dalla Guerra Fredda
30 mila soldati russi, insieme a due battaglioni di sistemi missilistici terra-aria S-400 e numerosi caccia, sono stati spostati in località vicine al confine ucraino e sul posto è arrivato anche il capo di Stato maggiore russo Valery Gerasimov per supervisionare le operazioni.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’esercitazione una “pressione psicologica“. «L’accumulo di forze al confine è la pressione psicologica dei nostri vicini. Oggi abbiamo abbastanza forze per difendere con onore il nostro Paese» – si legge in una nota.
Continuano intanto gli sforzi diplomatici e non dei Paese alleati. I presidenti francese e statunitense, Emmanuel Macrone Joe Biden, hanno avuto un colloquio telefonico successivo alla visita del primo a Mosca. Stando a quanto reso noto dalla Casa Bianca, i due “hanno anche parlato degli sforzi diplomatici e di deterrenza in corso, intrapresi in stretto coordinamento con i nostri alleati e partner, in risposta al continuo potenziamento militare della Russia ai confini dell’Ucraina“.
Il Regno Unito, invece, si è detto pronto a schierare ulteriori 1.000 soldati ma solo in caso di “crisi umanitaria“. «L’alleanza deve tracciare linee sulla neve e deve essere chiaro che ci sono alcuni principi su cui non scenderemo a compromessi» – ha dichiarato Boris Johnson, nelle prossime ore atteso a Bruxelles e Varsavia, citando “la sicurezza di ogni alleato (all’interno) della Nato e il diritto di ogni democrazia europea di aspirare all’adesione alla Nato“.
Il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, intanto, è arrivato a Mosca per incontrare il suo omologo russo Sergei Lavrov e incoraggiare “fortemente” la Russia a impegnarsi nel processo diplomatico. Dal suo canto Lavrov chiede alla controparte un “cambio di tono“.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ EPA /STRINGER
Ti potrebbero interessare anche: