Bullard apre al rialzo dei tassi di mezzo punto, il primo dal 2000
Ben 7 rialzi dei tassi da parte della Fed nel 2022. E’ quanto prevedono ora gli economisti di Goldman Sachs dopo la fiammata dell’inflazione Usa a gennaio diramata ieri (guarda qui). «Stiamo rivedendo al rialzo le nostre stime su quanto farà la Fed, per includere 7 strette monetarie consecutive di 25 punti base, in ognuna delle riunioni del Fomc successive del 2022 – si legge nella nota di Goldman Sachs. – Continuiamo a prevedere che il Fomc alzi i tassi altre tre volte di 1/4 di punto percentuale tra il primo e il terzo trimestre del 2023, fino a raggiungere il tasso terminale del 2,5%-2,75%, in anticipo. Crediamo che ci siano le ragioni per una stretta monetaria di 50 punti base nella riunione di marzo. Il livello dei tassi sui fed funds appare inappropriato, e i timori di cadere in una spirale (inflazionistica) salari-prezzi merita di essere preso in considerazione in modo serio».
Anche il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, apre al primo aumento dei tassi da mezzo punto dal 2000 per far fronte alla volata dell’inflazione. In un’intervista all’agenzia Bloomberg si dice favorevole a un aumento del costo del denaro da 50 punti base, così da far salire i tassi di 100 punti entro l’1 luglio.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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