Le materie prime hanno subito un rincaro del 45%. Spada: “è allarme”
Secondo quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Assolombarda, a gennaio l’indice delle quotazioni delle materie prime non energetiche ha raggiunto una maggiorazione del 45% rispetto al periodo pre Covid: «aumenta bruscamente il prezzo di materie prime ed energia a gennaio 2022, che si riflette con sempre più intensità sulle imprese lombarde e sulle prospettive economiche generali», è l’allarme lanciato dall’associazione.
I rialzi sono costanti: il gas naturale in Europa ha registrato una fiammata dei prezzi del 660% rispetto al periodo pre Covid e le quotazioni del petrolio sono aumentate del 31%. Il rialzo dei beni energetici, gas in primis, si è trasferito sul prezzo dell’energia elettrica italiana.
«La situazione legata all’aumento del prezzo di materie prime ed energia – ha affermato Alessandro Spada, presidente di Assolombarda – è allarmante e rischia di compromettere seriamente la ripresa economica. Le imprese – ha aggiunto – da tempo lanciano l’allarme: è fondamentale agire subito con decisione per contrastare un’emergenza che arriva nel momento in cui il Paese deve assolutamente rilanciarsi a livello internazionale grazie ai fondi del Pnrr».
Un allarme giustificato: a dicembre 2021 il Prezzo unico nazionale energia elettrica in Italia ha raggiunto il picco storico di 281 euro al MwH, +492% rispetto a gennaio 2020 e a gennaio si è attestato sui 224 euro al MwH in aumento del 372%.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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