Lo stima l’ufficio studi della CGIA di Mestre mentre secondo Assoutenti per le famiglie arriva un aggravio da 38,5 miliardi. Il Governo intanto ragiona su come intervenire. In calendario un Cdm giovedì
Continua a preoccupare il caro-bollette, con l’aumento dei prezzi di luce e gas: un tema che mette in allarme sia famiglie che imprese. Proprio quest’ultime nel primo trimestre saranno chiamate a pagare, rispetto al 2019, ben 14,7 miliardi di euro in più in bolletta. Togliendo a questo importo 1,7 miliardi di misure di mitigazione introdotte dal Governo nelle settimane scorse, le aziende dovranno farsi carico di un extra costo pari a 13 miliardi. La stima arriva dall’ufficio studi della CGIA di Mestre che parla di una vera e propria stangata.
Per quanto riguarda il consumo del gas le difficoltà stanno colpendo le imprese del vetro, della ceramica, del cemento, della plastica, della produzione di laterizi, la meccanica pesante, l’alimentazione, la chimica etc. Per quanto concerne l’energia elettrica, invece, rischiano il blackout le acciaierie/fonderie, l’alimentare, il commercio (negozi, botteghe, centri commerciali, etc.), alberghi, bar-ristoranti, altri servizi (cinema, teatri, discoteche, lavanderie, etc.).
Non va meglio per le famiglie che oltre a pagare bollette più care sono costrette a subire gli effetti a cascata sui prezzi di altri beni di largo consumo. Il pane ha subito per esempio a gennaio un incremento del +3,9% rispetto allo scorso anno che per la famiglia “tipo” equivale ad un maggior esborso da +35,8 euro annui. Il prezzo della pasta sale in media del +10%, mentre per i frutti di mare occorre spendere l’8,4% in più rispetto a gennaio 2021. La verdura costa addirittura il +13,5% in più, quasi 60 euro in più a famiglia, ma ad aumentare sono anche i prezzi di acqua minerale (+3%), gelati (+4%) e succhi di frutta (+4,8%). Escludendo i costi di riscaldamento ed elettricità, anche le altre voci che interessano la casa subiscono rialzi: i mobili costano il 4% in più, gli apparecchi domestici il 5,1% in più, mentre quelli per il riscaldamento e i condizionatori d’aria volano al +16,2%. Dall’elenco dei rincari non si salvano nemmeno piante e fiori (+4,5%).
Un vero salasso, poi, andare in villeggiatura: i pacchetti vacanza nazionali rincarano del 16%, gli alberghi dell’11,6%, mentre le tariffe dei traghetti salgono del +8,6%. E per le consumazioni al ristorante o al bar, una famiglia deve mettere oggi in conto una maggiore spesa da +35,6 euro, a causa dei ritocchi all’insù dei listini che stanno interessando il comparto della ristorazione.
Secondo Assoutenti con il livello attuale dei prezzi si prospetta una stangata da 38,5 miliardi di euro per le famiglie italiane.
Il problema dell’aumento delle bollette sarà al vaglio del prossimo Cdm in calendario giovedì. L’ipotesi su cui starebbe lavorando il Governo, il cosiddetto Piano Cingolani, prevede un raddoppio della produzione di gas attraverso lo sblocco dei punti di estrazione già esistenti o l’aumento della produzione di quelli già attivi. Un tentativo di rendere l’Italia meno dipendente dalle importazioni di gas, soprattutto ora con la crisi Ucraina alle porte. Parallelamente si sta studiando anche un piano B per rendere autosufficienti almeno scuole ed uffici pubblici, attraverso l’uso delle rinnovabili ed in particolare dei pannelli solari.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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