Multe salate per i trasgressori e possibile sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Previste sanzioni anche per i datori di lavoro che non controllano
Scatta da oggi l’obbligo del Green Pass rafforzato a lavoro per gli over 50, sia nel settore pubblico sia in quello privato.
Stop quindi alla corsa ai tamponi: il Green pass base, che si otteneva anche in questo modo, con un esito negativo, non è più accettato per recarsi in ufficio. E’ invece necessario essersi vaccinati o essere guariti dalla malattia. Più precisamente: dopo la prima dose il certificato verde rafforzato è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione e fino alla dose successiva; dopo la seconda dose è valido per 6 mesi; dopo il richiamo è illimitato.
Niente obbligo solo in caso di comprovate controindicazioni cliniche per il vaccino, “documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore“, come chiariscono le Faq dedicate del ministero.
Chi viene trovato al lavoro senza certificato verde rafforzato rischia, se over 50, una multa dai 600 ai 1.500 euro. E possono scattare sanzioni, se la mancanza si prolunga per oltre quattro giorni, fino alla sospensione dal servizio e dallo stipendio.
Sanzioni anche per il datore di lavoro che non controlla: da 400 fino a mille euro. L’obbligo scadrà il 15 giugno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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