Spingono il trend i fondi esteri, Francia in testa
Il settore green in Italia vive un momento di forte crescita grazie soprattutto all’interessamento dimostrato dai grandi investitori esteri, soprattutto francesi. Secondo il presidente di Nomisma Davide Tabarelli, «il green deal italiano attira investitori perché l’Italia è il Paese del sole e quello che punta di più sulle rinnovabili e dove i prezzi dell’elettricità sono i più alti. Certo non mancano i rischi legati alla burocrazia e ai tempi delle autorizzazioni, nonché alle resistenze locali. Per questo è un bene che i capitali stiano arrivando in Italia».
Per entrare nel capitale green della penisola ci sono in fila anche assicurazioni e istituzioni, che attendono le Ipo nel settore che apriranno nel 2022. Oltre a Eni, che conservando una quota di maggioranza in Plenitude dovrebbe avere un flottante in Borsa attorno al 20-30% del capitale, quest’anno arriveranno a Piazza Affari De Nora, del gruppo Snam, e Enel che punta a quotare il business delle colonnine elettriche.
L’interesse francese risulta molto favorito dall’asse politica tra Draghi e Macron, ma in generale bisogna specificare che dall’estero i fondi sono meno spaventati: «i capitali italiani sono ingessati – spiega ancora Tabarelli – e più difficilmente puntano su una realtà a rischio medio alto come quella italiana, per questo c’è grande spazio per i più coraggiosi fondi esteri».
di: Micaela FERRARO
FOTO: PIXABAY
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