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Lavoro

Fare business nell’ipermondo: i consigli per i colloqui online

Francesca Lasi
17 Febbraio 2022
Fare business nell’ipermondo: i consigli per i colloqui online
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Nel saggio “International Busienss Etiquette”, Sibyl von der Schulenburg spiega qual è la netiquette da seguire per gli incontri di lavoro online Ormai siamo sempre più netizen, cittadini di internet. […]

Nel saggio “International Busienss Etiquette”, Sibyl von der Schulenburg spiega qual è la netiquette da seguire per gli incontri di lavoro online

Ormai siamo sempre più netizen, cittadini di internet. Gli incontri professionali online sono sempre più frequenti perché il nostro ambiente di lavoro si è esteso a quello virtuale. Durante la pandemia abbiamo imparato a usare le piattaforme che offrono la possibilità di incontri virtuali video, nessuno, però ci ha insegnato il galateo da applicare, la cosiddetta netiquette.

A venirci in soccorso ci pensa International Business Etiquette, il nuovo saggio di Sibyl von der Schulenburg in uscita il 14 aprile per Golem Edizioni. Nel libro l’autrice, scrittrice e imprenditrice, dedica no spazio anche all’ipermondo, lo spazio nel quale avvengono gli incontri virtuali. Molte regole che trovano applicazione durante gli incontri di lavoro in presenza sono trasferibili alle condizioni online.

«Tutto ciò che passa dal web – precisa von der Schulenburg – dovrebbe rispettare quella che viene chiamata netiquette, l’etichetta del network. Si tratta del galateo applicabile ai rapporti di chi usa una rete di comunicazione, che sia privata o pubblica. Sino a poco tempo fa ci si focalizzava su scrittura e immagini per coprire soprattutto il campo d’applicazione costituito da email e social media in cui è importante rispettare regole di sintassi, composizione e grafica per evitare interpretazioni errate».

Von der Schulenburg consiglia, quindi: «evitare di scrivere a lettere cubitali perché equivale a gridare, limitare il vernacolare, lo slang e altre parole poco comprensibili a chi riceve il testo, non bullizzare, non insultare e non nascondersi dietro la tastiera. Con l’avvento degli emoticon e il loro continuo moltiplicarsi è venuto a crearsi un nuovo linguaggio che avrebbe bisogno di un manuale d’uso continuamente aggiornato poiché a molti sfugge il vero significato di certe faccine».


Nell’ipermondo del business internazionale è indicato tenere presente le regole culturali della persona che vediamo sullo schermo del nostro pc. Valgono quasi tutte le regole generali che si applicano in ogni incontro, con qualche variazione relativa all’ambientazione, ovvero l’abbigliamento, lo sfondo e le luci. La presentazione in videoconferenza può dare un enorme vantaggio, se sappiamo ben sfruttare tutte le
variabili.

In linea generale, non bisogna dimenticare il principio per cui la prima impressione che diamo agli altri si forma in pochi secondi, ma lascia tracce indelebili. I consigli dati per le videoconferenze valgono anche per gli incontri di lavoro, per i quali si consiglia vivamente di vestirsi come se si andasse a un incontro fisico. Anche l’abbigliamento alla cintola in giù deve essere appropriato: ha fatto scuola Luke Flanagan,
europarlamentare irlandese, che nel 2020 è comparso in videoconferenza vestito di tutto
punto sopra, ma in mutande sotto. Si sono poi verificati numerosi altri casi simili.

«Chi ha fatto colloqui di lavoro con qualche grande azienda internazionale – aggiunge Sibyl
von der Schulenburg – sa bene che può capitare che gli venga richiesto di alzarsi in piedi e
mostrarsi per intero. Perché? Si dice che serva per valutare l’interesse effettivo del candidato
che esprimerebbe anche nel vestirsi come per un incontro in presenza, ma il sospetto è che si
voglia valutare l’aspetto fisico del candidato o escludere che sia disabile. Comunque sia, meglio non farsi trovare eleganti sopra e nudi sotto»
.

di: Francesca LASI

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