È stato confermato un massimo di 130 mila euro per le spese ammissibili
A partire dal 26 febbraio verranno pubblicate sul sito dell’Inps le date di apertura e chiusura del bando ISI Inail 2021, cioè la procedura informatica per ricevere il contributo sulle spese ammissibili per le attività, per cui è previsto un massimo di 130 mila euro.
L’obiettivo del bonus è incentivare le imprese a realizzare progetti per migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti. Non solo: l’agevolazione mira a incoraggiare le micro e piccole imprese che operano nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, “migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali“.
Chi può beneficiarne? Tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e anche agli enti del terzo settore limitatamente all’Asse 2 di finanziamento.
Il bando prevede in tutto cinque assi di finanziamento: progetti di investimento e progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi; progetti di bonifica da materiali contenenti amianto; progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività; progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.
È previsto un contributo a fondo perduto pari al 65% delle spese ammissibili e il massimale va da un minimo di cinquemila euro fino a un massimo di 130 mila euro. La differenza dipende dagli assi: per 1-2-3 valgono questi limiti, per l’asse quattro il massimo scende a 50 mila euro con una spesa minima di duemila. Invece per l’asse cinque è previsto un fondo perduto del 40% per la generalità delle imprese agricole e del 50% per i giovani agricoltori.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA
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