Anche al Sud
Secondo l’analisi del dipartimento Finanze del Mef, la riforma dell’Irpef contenuta nella manovra di bilancio e l’assegno unico che scatterà il primo marzo congiuntamente hanno “un carattere redistributivo a favore dei nuclei familiari più vulnerabili e delle aree più svantaggiate del Paese“.
I benefici maggiori riguarderanno i nuclei svantaggiati e con più figli, mentre tra le aree territoriali sarà al Sud che si ridurranno le disuguaglianze maggiormente.
A ricevere il beneficio maggiore saranno le famiglie meno abbienti e con figli. Secondo i calcoli del Dipartimento Finanze, 1,13 milioni di nuclei che si trovano nel primo decimo di reddito equivalente, quindi le più vulnerabili economicamente, godranno di un beneficio pari a 1.935 euro l’anno, con un’incidenza sul reddito lordo dell’11,6%, in grandissima parte ascrivibile proprio all’assegno unico.
I benefici si ridurranno gradualmente per i nuclei dei decimi successivi, in pratica i più ricchi, scendendo fino a circa 500 euro.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA
Ti potrebbe interessare anche: