
Secondo alcuni analisti, la Banca Centrale europea non crede che la stretta possa avere benefici visibili in breve tempo ma deve fare i conti con la crescita dell’inflazione
Con molta probabilità, l’inflazione crescerà anche a febbraio, sulla scia del caro bollette che sta travolgendo famiglie e imprese. In Italia, Confcommercio si attende una crescita annuale dei prezzi del 5,6% per questo mese. La BCE continua a non prospettare un imminente rialzo dei tassi, anche gli analisti prevedono una stretta entro l’anno. stretta entro l’anno.
La Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde teme che un varo del rialzo dei tassi possa avere pesanti effetti collaterali.
Secondo gli analisti, non solo salirebbero i rendimenti sovrani e gli spread ma anche gli interessi sul nuovo debito da accendere per evitare rivolte sociali. Una stretta fiscale non sarebbe possibile in una fase come questa, ma venendo meno una politica monetaria accomodante, potrebbe verificarsi presto.
Stando al parere degli esperti, se l’Istituto non alza i tassi è perché non crede che la stretta avrebbe un impatto visibile nei mesi successivi. I costi, in sostanza, supererebbero i benefici nel breve termine. Anche i venti di guerra non fanno presagire nulla di buono.
Stando all’approfondimento di Investireoggi.it, se la BCE alza i tassi, riduce il sostegno ai governi dell’Eurozona, i quali potranno a loro volta aiutare in misura minore famiglie e imprese contro l’inflazione. Se non interviene, l’inflazione divorerà i redditi e scatenerà vere rivolte.
di: Francesca LASI
FOTO: PIXABAY
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