Gli emendamenti al testo offrono la possibilità di fare domanda di rateazione entro il 30 aprile. Hanno avuto già l’ok della Camera
Slittano i tempi per pagare le cartelle esattoriali e per restituire i prestiti legati all’emergenza Covid. Sono questi i due punti principali definiti negli emendamenti al decreto Milleproroghe che hanno avuto l’ok alla Camera con 369 sì, mentre solo 41 sono stati i voti contrari.
Si attende entro martedì il voto finale di Montecitorio. A quel punto il decreto con gli emendamenti passerà a Palazzo Madama, che voterà la fiducia presumibilmente mercoledì 24 febbraio.
L’obiettivo degli emendamenti è quello di allungare i tempi dei benefici concessi dall’emergenza Covid per continuare ad aiutare le aziende che hanno sofferto e soffrono ancora per la pandemia.
Ai tempi del primo lockdown il governo Conte aveva congelato le scadenze per pagare cartelle e accertamenti esecutivi fermando la macchina della riscossione. In questo beneficio erano rientrati anche quelli che non avevano rispettato i pagamenti prima del Covid, ovverol’8 marzo 2020. Poi il dilazionamento era stato reso possibile con una nuova richiesta entro il 31 dicembre 2021. Ora il Milleproroghe offre la possibilità di fare domanda di rateazione entro il 30 aprile. Il beneficio, in questo caso, si perderà però dopo cinque rate non pagate e non, come accadeva in precedenza, dopo 10.
Ci sarà più tempo anche per restituire i prestiti fino a 30 mila euro alle piccole imprese. In questo caso si prevede una scadenza per il rimborso del capitale che scatta non prima dei 24 mesi dall’erogazione.
Ci sono infine le agevolazioni sulle prime case. Con l’emergenza pandemia era stato possibile sospendere i pagamenti delle rate del mutuo prima casa, con ripartenza dal primo gennaio. La sospensione proroga ora il beneficio fino al 31 marzo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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