
La startup è nata nel 2020 come risposta al lockdown e ad oggi raccoglie oltre 7mila contatti in 400 città, comprese Londra e Berlino
I rami dell’intelligenza artificiale si sono ormai radicati anche nel mercato del lavoro. Lo testimonia un giovane progetto nato per rispondere alle nuove esigenze dettate dalla pandemia: si tratta di Zwap, una piattaforma professionale che ha lo scopo di mettere in contatto, secondo gli algoritmi di AI, le persone che vogliano espandere la propria rete lavorativa e scovare nuove opportunità.
La peculiarità di questo sistema sta proprio nei meccanismi di intelligenza artificiale sfruttati per combinare in modo efficiente interessi, passioni e obiettivi professionali; l’algoritmo tiene poi conto di orari e giorni indicati e aiuta gli utenti a fissare videocall in base alle disponibilità.
Il progetto è nato del 2020 su spinta di tre giovani under 30: Federico Pedron, 26 anni, di Alghero, Luigi Adornetto, 24enne di Roma e Luca Tamborino Frisari, 23 anni, di Bari. La startup ha attualmente sede in Sardegna e conta 7mila contatti, distribuiti in oltre 400 città italiane ma anche internazionali come Londra e Berlino.
L’identikit della platea di riferimento di Zwap ricalca in parte quello dei suoi fondatori: gli iscritti hanno in media tra i 25 e i 45 anni e si tratta di professionisti con un background professionale medio di due o tre anni. I lavori più rappresentati afferiscono all’ambito digital: giornalisti, content writer, designer, esperti di marketing, ceo e chief marketing officer.
La startup guarda già in grande: pochi giorni fa Zwap ha intercettato un finanziamento privato di 200mila euro che consentirà di sviluppare ulteriormente la piattaforma che già nello scorso dicembre ha vinto il bando regionale Sardegna Startup Voucher, aggiudicandosi 74mila euro.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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