Lo riporta un’analisi congiunta secondo cui l’idrogeno non costituirà una valida alternativa di mercato
Secondo un recente rapporto di Motus-E e Quintegia, nel 2023 le auto elettriche rappresenteranno il 50% della domanda totale di automotive. L’analisi “La mobilità elettrica: inevitabile o no?” ribadisce anche che “l’idrogeno non è considerato un’alternativa valida“.
I dati relativi all’Italia confermano che anche nel nostro Paese ci sarà una fortissima spinta all’elettrico, la cui domanda supererà quella di ogni altro tipo di alimentazione entro il 2025, toccando una quota dell’80% entro il 2050.
«A frenare attualmente l’acquisto è il prezzo delle vetture, che dovrebbe pareggiare quello delle vetture a combustione nel 2030 per i modelli dei segmenti più bassi della carline». Una volta assestati i listini, “a parità di prezzo” e “con l’evoluzione tecnologica prevista, i consumatori preferiranno acquistare vetture elettriche piuttosto che a combustione interna“.
Poche speranze invece sono rivolte al settore dell’idrogeno che, anche se acquisisse importanza, “non diminuirebbe in maniera significativa” la circolazione dei veicoli elettrici a batteria.
A dispetto di quanto si potrebbe supporre, secondo lo studio un altro fattore esterno cui il mercato delle auto elettriche non dovrebbe reagire sensibilmente, nemmeno in termini positivi, è la rete di ricarica pubblica.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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