E’ stato sospeso l’iter procedurale per l’entrata in funzione del gasdotto
La Germania ha sospeso l’autorizzazione di Nord Stream 2, il controverso gasdotto che collega il Paese con la Russia attraverso il Mar Baltico . Lo ha annunciato il cancelliere Olaf Scholz, spiegando di aver chiesto di interrompere il processo di revisione da parte dell’autorità di regolamentazione tedesca. «Sembra tecnico, ma è il passaggio amministrativo necessario. Con questo stop procedurale non può esserci alcuna certificazione del gasdotto. E senza questa certificazione, Nord Stream 2 non può entrare in funzione», ha aggiunto.
Nord Stream 2 è il più grande gasdotto al mondo, costruito parallelamente a un altro gasdotto, Nord Stream 1, è lungo 1230 chilometri, collega direttamente la Russia con la Germania e di conseguenza col resto dell’Unione Europea. E’ stato completato lo scorso settembre con l’ultima parte allacciata sul fondo del Mar Baltico, ma non è ancora entrato in funzione perché si attende il via libera dal governo tedesco. Il gasdotto si inabissa in Russia nei pressi di Vyborg, non lontano dal confine con la Finlandia, e passa a largo delle coste finlandesi per poi sfiorare quelle di Estonia, Lettonia, Svezia, Lituania e Polonia. Infine torna sulla terra ferma in Germania, vicino alla cittadina di Greifswald. Da qui poi si allaccia alla rete di distribuzione dell’Unione Europea.
Le preoccupazioni nascono perché molti politici e osservatori ritengono che la Russia usi le esportazioni di gas naturale come un’arma politica, per espandere la propria influenza e indebolire il blocco politico europeo. Prima della costruzione dei due gasdotti Nord Stream il gas russo passava via terra, attraverso i territori di Ucraina e Bielorussia. Ora invece, con il completamento di Nord Stream 2, il gas potrà di fatto bypassare i Paesi dell’Europa orientale dando al Cremlino la possibilità di applicare pressioni politiche specifiche interrompendo le forniture di gas ai singoli Paesi dell’est, mantenendo però il conveniente flusso di esportazioni verso l’Europa occidentale.
Mosca sembra infatti pronta a fornire più gas all’Europa, ma solo se potrà recapitarlo attraverso il Nord Stream 2. Ma la sospensione del processo di certificazione complica tutto, anche se Putin ha assicurato che le forniture di gas continueranno ininterrotte.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CLEMENS BILAN
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