Utile in rialzo del 52,4% a 307,9 milioni, leggermente sotto le previsioni. Proposto un dividendo a +9,1% sul 2020 a 0,06 euro
Crescita a doppia cifra per Campari nel 2021. Le vendite nette segnano un aumento del 22,6% a 2,172 miliardi di euro a fronte dei 2,158 miliardi previsti dal consenso. L’utile del gruppo rettificato è cresciuto a 307,9 milioni, +52,4%, leggermente sotto le attese di 308,8 milioni.
L’ebit rettificato è salito del 35,2% a 435,2 milioni (+42,3% organico), sotto le attese di 446 milioni, mentre il free cash flow ricorrente ha registrato un rialzo del 55,7% a 407,5 milioni, pari al 79,1% dell’ebitda rettificato, in aumento rispetto al 65,4% nel 2020, grazie alla solida performance del business e alla generazione di cassa.
Il debito finanziario netto si è attestato a 830,9 milioni a fine 2021, in calo di 272,8 milioni rispetto agli 1,103 miliardi al 31 dicembre 2020 e sotto le stime del consenso pari a 1,003 miliardi.
Visti gli ottimi risultati il CdA ha proposto un dividendo annuale per l’esercizio pari a 0,06 euro per azione, +9,1% rispetto all’anno precedente.
«Il 2021 è stato un anno di grande successo in cui abbiamo conseguito una performance molto sostenuta in tutti i principali indicatori di vendite e profittabilità. Le ragioni di questa performance sono ascrivibili allo slancio molto positivo dei brand, sostenuto dall’aumento e dalla penetrazione dei consumi rispetto al 2019, anno non impattato dalla pandemia. I trend positivi sono proseguiti nel quarto trimestre, nonostante le conseguenze avverse della quarta ondata della pandemia verso la fine dell’anno», ha commentato il ceo, Bob Kunze-Concewitz che per quest’anno posticipa il miglioramento della marginalità lorda, rispetto ai +70 punti base precedentemente previsti, a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: PIXABAY
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