
Prosegue il boom dell’online: +25% nel 2021
Il settore della moda, uno dei più colpiti dalla pandemia, esce dal tunnel della crisi. I dati dei primi 9 mesi del 2021 segnano per i maggiori player mondiali un rimbalzo del giro d’affari del +32%, secondo quanto emerge da una ricerca svolta da Mediobanca.
Il mercato europeo è cresciuto meno degli altri (+25%) a causa degli ancora limitati flussi turistici, mentre quello asiatico ha visto un’accelerazione sulla scia della Cina (+38% escludendo il Giappone) insieme con quello americano (+37%, trainato dagli Stati Uniti).
Per l’intero anno 2021 i primi dati indicano una repentina ripresa a “V” con una crescita del fatturato a livello aggregato del +28%, il che permette alle multinazionali della moda di superare i livelli pre-crisi (+10%).
In questo contesto prosegue il boom dell’online. Nel 2021 le vendite dell’e-commerce moda hanno visto un +25%, raggiungendo oltre un quarto del giro d’affari complessivo.
Fra i 30 gruppi europei l’Italia con le sue 7 big è il Paese più rappresentato a livello numerico, ma è la Francia, con una quota del 38% del fatturato aggregato, ad aggiudicarsi il primato per giro d’affari.
Al primo posto per ricavi tra i colossi mondiali c’è LVMH (€44,7mld). Seguono Nike con 36,3 miliardi di euro, Inditex (€20,4mld), che controlla Zara, la tedesca Adidas (€19,8mld), la svedese H&M (€18,6mld), la giapponese Fast Retailing (€15,9mld), che detiene il brand UNIQLO, ed EssilorLuxottica (€14,4mld). Prima tra gli italiani Prada (€2,4mld), al 38esimo posto in classifica.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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