
Per i prossimi quattro anni il Ministero del Turismo ha stanziato 600 milioni destinati alla riqualificazione edilizia ed energetica degli stabili
Fra gli Incentivi finanziari per le imprese turistiche promosse dal ministro Garavaglia e ricompresi nel Pnrr c’è anche il cosiddetto bonus alberghi. Si tratta di contributi a fondo perduto e crediti d’imposta destinati ai titolari delle strutture per la riqualificazione edilizia ed energetica.
Il 28 febbraio alle 12 partirà il click day cui si potrà accedere fino alle 17 del 30 marzo 2022 attraverso la piattaforma Invitalia. Per fare richiesta dei contributi è necessario essere in possesso di identità digitale Spid, Cie o Cns e compilare il modulo mediante firma digitale e indirizzo Pec.
È importante specificare che le domande saranno esaminate in ordine cronologico di presentazione a esaurimento dei fondi a disposizioni (al momento sono stati stanziati 600 milioni di euro per quattro anni). La graduatoria degli aventi diritto ai fondi sarà pubblicata entro 60 giorni dalla chiusura dello sportello.
È possibile modificare o integrare la propria domanda già presentata entro 30 giorni dall’apertura dello sportello virtuale ma a quel punto al modulo sarà attribuito un nuovo protocollo e dunque un nuovo ordine cronologico.
Gli incentivi, come dicevamo, sono di due tipologie. Il ministero del Turismo ha innanzitutto previsto un credito d’imposta fino all’80% delle spese cedibile a soggetti terzi; il secondo incentivo consiste in un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, con un tetto massimo di 40mila euro che può arrivare a 100mila in presenza di alcuni requisiti specificati nel bando (digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, Mezzogiorno).
Le due misure sono cumulabili, purché non si superi il tetto massimo di spesa per gli interventi.
Dei 600 milioni stanziati, la metà è destinata agli interventi di riqualificazione energetica; il 40% andrà invece distribuito alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Nel merito, sono ricompresi fra gli interventi previsti quelli di efficientamento energetico, riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati, realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali), digitalizzazione e acquisto di mobili.
Per ricevere i contributi è anche necessario il rispetto di alcuni requisiti, specificati nel bando, che andranno mantenuti per almeno cinque anni dopo l’erogazione dell’ultimo pagamento, pena la perdita delle agevolazioni e il recupero degli incentivi fiscali.
Gli aventi diritto agli incentivi sono alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici e parchi tematici (compresi quelli acquatici e faunistici).
È inoltre necessario che i richiedenti siano iscritti al registro delle imprese; la persona fisica deve gestire l’attività ricettiva in aree di proprietà di terzi oppure essere essa stessa proprietaria degli immobili. Si richiede anche che l’esercente sia in regola con la verifica della regolarità contributiva (Durc), con la normativa antimafia e sotto il profilo fiscale.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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