Il Governo: “ci aspettiamo un attacco dei tank russi, è il giorno più difficile”. Le truppe russe accerchiano Chernihiv e stringono
Gli scontri in Ucraina proseguono e Kiev è ufficialmente sotto assedio: il ministero della Difesa russo ha annunciato che paracadutisti russi sono atterrati nell’area dell’aeroporto di Gostomel, una 30ina di chilometri a nord-ovest di Kiev, e che la capitale ucraina è ora assediata da ovest. Le truppe russe accerchiano Chernihiv e stringono la morsa intorno alla città. La città è entrata in una nuova fase, quella dell’ assetto difensivo, pronta a resistere col coinvolgimento anche di tanti cittadini, come afferma il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha annunciato che Putin è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti del ministero della Difesa, del ministero degli Esteri e dell’amministrazione presidenziale per negoziati con una delegazione ucraina. Scelta che arriva dopo una conversazione telefonica tra lo stesso leader del Cremlino e il leader autoritario della Bielorussia Alexander Lukashenko che ha assicurato che Minsk è pronta a creare tutte le condizioni necessarie per i negoziati tra Kiev e Mosca, e per la sicurezza delle delegazioni. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti.
Intanto violenti combattimenti sono in corso attorno e nella città portuale di Mariupol, nel Donbass. A denunciarlo il sindaco Vadym Boychenko: “non stiamo combattendo solo per l’Ucraina ma per tutta l’Europa“, ha detto. In mattinata si erano registrati vari tentativi di infiltrazione in città di reparti russi, ha raccontato il sindaco, che parla di “carri armati russi che avanzano verso la città“.
Intanto l’Onu ha lanciato l’allarme: almeno 25 civili sono stati uccisi e altri 102 sono rimasti feriti in Ucraina in seguito a “bombardamenti e raid aerei”. A renderlo noto una portavoce dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite dopo che il presidente Zelensky ha annunciato che 137 soldati ucraini sono stati uccisi e 316 sono rimasti feriti.
Potrebbe essere questa la giornata la più difficile della guerra: «l’Ucraina si aspetta un attacco dei tank russi a Kiev oggi, che potrebbe essere il giorno più difficile della guerra – ha detto un consigliere del ministro dell’Interno ucraino citato dai media ucraini, Anton Herashchenko, che ha aggiunto che i difensori di Kiev – sono pronti con missili anticarro forniti da alleati stranieri». Le truppe russe sono entrate in città e il Governo ha invitato i cittadini ad “armarsi di Molotov”.
Il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov e il capo di stato maggiore Valeriy Zaluzhniy hanno reso noto di aver distribuito 18mila armi da fuoco con munizioni ai riservisti nella Regione di Kiev. “Presto riceveremo altro sostegno con armi moderne e altre risorse dai nostri partner“, hanno aggiunto.
Dal Regno Unito fanno sapere che verranno inviate nuove truppe in Estonia “prima del previsto” per rafforzare l’alleato della Nato. A riferirlo il viceministro della Difesa britannica, James Heappey, responsabile del portafogli delle Forze armate. Oltre al gruppo di battaglia del Royal Tank Regiment, già nel Paese baltico da 6 mesi, arriverà il gruppo di battaglia del Royal Welsh prima del previsto per raddoppiare la presenza britannica.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha di nuovo invitato l’omologo russo, Vladimir Putin, a sedersi ad un tavolo delle trattative, secondo quanto riportano le agenzie russe Tass e Interfax.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO