L’unione tra tecnologie quantistiche e sistemi ottici terrestri-satellitari
“Crittografia quantistica” non è un refuso di “fisica quantistica”. È lo spirito dello spin off dell’Università di Padova Think Quantum. Nasce dal connubio tra un pool di ricerca dell’ateneo padovano attivo da 20 anni nell’ambito delle tecnologie quantistiche e Officina Stellare, una società che fornisce sistemi ottici terrestri e satellitari per applicazione aero-space e di difesa. Ce lo racconta nel dettaglio uno dei fondatori Simone Capeleto.
Ma cosa vuol dire “crittografia quantistica”? Con l’arrivo nel futuro di computer quantistici in grado di decifrare velocemente un messaggio criptato, i problemi di sicurezza sono risolti dalle chiavi crittografiche di tali sistemi: esse vengono trasmesse in piccole particelle quantistiche, simile ai fotoni.
Think Quantum si rivolge al settore delle telecomunicazioni e LCT (fornitori di algoritmi, software di crittografia), alle banche e ai singoli utenti che esigono la protezione ottimale dei dati. Le reti di telecomunicazioni che erogano servizi di crittografia quantistica dovranno fare ricorso a costellazioni di satelliti che Think Quantum ha nel suo attivo.
Nonostante ancora molte cose siano in fase sperimentale, è stimato che il settore emergente delle tecnologie quantistiche raggiunga giri d’affari pari ad alcuni miliardi di euro entro il 2030. A riprova della fiducia verso le innovazioni in quest’ambito, esiste lo European Investigate Consortium di cui Capeleto fa parte. E’ costituito da 130 aziende che producono computer quantistici, comunicazioni quantistiche o sensori che impiegano proprietà quantistiche.