
Secondo una stima di Confesercenti il rincaro dei prezzi potrebbe portare a una stretta sui consumi pari a quattro miliardi di euro in Italia
Il conflitto in atto in Ucraina avrà certamente pesanti implicazioni economiche per l’Italia: alcune stime arrivano da Confesercenti secondo cui l’azione combinata del rincaro energetico e del rialzo dei prezzi delle materie prime potrebbe portare il tasso d’inflazione al 6% nel 2022. Una conseguenza che si tradurrebbe con una riduzione dei consumi pari a quattro miliardi di euro.
I prezzi dell’energia, in rialzo da diverse settimane, hanno subito un ulteriore rincaro dopo lo scoppio della guerra, stimato al 27% per il petrolio e al 52,4% per il gas.
Anche i prezzi delle materie prime crescono: in particolare il costo del grano è cresciuto dell’11%.
La ricaduta negativa riguarderà anche i tassi bancari che, alzandosi, potrebbero arrivare a costare alle imprese cinque miliardi di euro già a partire dal prossimo anno.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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