
Prosegue la resistenza ucraina mentre la Russia riprende la sua avanzata. Polonia e Usa mandano altri aiuti militari a Kiev
Allargare l’offensiva in Ucraina “da tutte le direzioni”: è questo l’annuncio del portavoce del ministero della Difesa di Mosca sulle ultime indicazioni date all’esercito. Secondo un funzionario del Pentagono la Russia avrebbe inviato decine di migliaia di truppe nelle ultime 24 ore, richiamando anche i riservisti.
Di tutt’altro avviso il ministero della Difesa britannico secondo il quale “l’avanzata delle forze russe in Ucraina si è temporaneamente rallentata probabilmente a causa di gravi difficoltà logistiche e la forte resistenza ucraina“. Secondo Londra, “gli scontri notturni a Kiev hanno probabilmente coinvolto un numero limitato di gruppi di sabotatori già posizionati” nel Paese.
Le milizie separatiste filo-russe di Lugansk, nel Donbass, intanto, sarebbero entrate per 46 chilometri nel territorio prima sotto il dominio dell’esercito ucraino, prendendo il controllo delle località di Shchastia e Muratove.
«I nostri militari, la nostra guardia nazionale, la nostra polizia nazionale, la nostra difesa territoriale, il servizio speciale, i cittadini ucraini, per favore continuate. Vinceremo. Gloria all’Ucraina – afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, citato dal Guardian. – Abbiamo resistito e respinto con successo gli attacchi nemici. I combattimenti continuano in diverse città e regioni del nostro Paese. L’esercito ucraino controlla Kiev e le città chiave intorno alla capitale. La Russia voleva prendere il centro del nostro Stato e metterci suoi fantocci, come a Donetsk, ma abbiamo infranto il loro piano».
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov fa sapere che ieri il presidente russo Vladimir Putin aveva ordinato lo stop temporaneo all’avanzata in Ucraina, in attesa di possibili negoziati con Kiev, ma l’operazione è ripersa oggi dopo che la leadership ucraina ha rifiutato di negoziare. Per questo, secondo il ministro della Difesa ucraino, citato da The Kiev Independent, la Russia avrebbe cambiato strategia, puntando su sabotaggi e assalti dei paracadutisti. Nel pomeriggio, tuttavia, le forze russe riprenderanno la loro avanzata in Ucraina, secondo il piano operativo. Lo riporta la Tass citando il Cremlino.
Secondo il ministero della Difesa britannico la maggior parte delle forze russe si trova a 30 chilometri dal cento di Kiev. Secondo le informazioni di intelligence, inoltre, “la Russia non ha ancora il controllo dello spazio aereo dell’Ucraina, cosa che riduce l’efficienza dell’Aeronautica russa“.
Continua intanto l’esodo dei cittadini. La stazione centrale di Kiev è stata presa d’assalto mentre i convogli, resi gratuiti, partono verso tutte le direzioni.
Arrivano i primi aiuti militari dall’estero. Il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, ha scritto su Twitter: «il convoglio con le munizioni che abbiamo offerto all’Ucraina è già in dirittura di arrivo ai nostri vicini. Aiutiamo gli ucraini, siamo solidali e ci opponiamo fermamente all’aggressione russa». Secondo fonti ucraine, il carico include fra l’altro 8 droni, 100 mortai e relative munizioni e munizioni anticarro.
Oltre i 600 milioni di dollari già annunciati, il segretario di Stato americano Antony Blinken confermato 350 milioni di dollari in nuova assistenza militare all’Ucraina.
Parla anche il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini: «nell’ambito del rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco est dell’Alleanza, da domani l’Italia potenzierà la propria presenza in Romania raddoppiando il numero dei velivoli Eurofighter già operanti nell’attività di airpolicing. Ulteriori quattro aeroplani verranno inviati nella base di Mihail Kog?lniceanu di Costanza. L’Italia sta contribuendo con rapidità e convinzione alle decisioni prese in ambito Nato, e ieri il governo ha approvato una serie di significative misure che prevedono il rafforzamento della postura militare sul fianco est a seguito dell’inaccettabile e ingiustificata aggressione della Russia all’Ucraina».
L’agenzia Tass rende noto che la Russia ha chiuso il proprio spazio aereo alle compagnie di Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca. La Repubblica Ceca ha presto la stessa decisione nei confronti della Russia. Altrettanto, Lituania, Estonia e Lettonia hanno chiuso i rispettivi spazi aerei alle compagnie russe. «Da questa mattina stiamo preparando i documenti che andranno al voto dei nostri governi. Il nostro piano è intraprendere azioni in modo simultaneo» – ha annunciato il ministro dei Trasporti lituano, Marius Skuodis, su Facebook. La stessa dichiarazione arriva dal ministro degli Esteri rumeno Bogdan Aurescu su Twitter: «la Romania incoraggia tutti i partner e alleato a prendere la stessa decisione, in quanto siamo tutti risoluti nel supporto all’Ucraina».
Gli Stati Uniti chiedono ai propri connazionali in Bielorussia di lasciare il Paese “immediatamente“. «L’aeroporto di Minsk ha voli per un numero limitato di destinazioni»- rende noto l’ambasciata Usa, mentre rimangono regolari le possibilità di lasciare il Paese via terra verso la Lituania, la Lettonia e la Polonia.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO
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