
Le bugie – o chiacchiere – occupano tra il 40 e il 50% del mercato
Il giro d’affari dei dolci di Carnevale, chiacchiere in testa, muove mezzo miliardi di euro confermandosi come un mercato in crescita costante che ha guadagnato il 25% nell’arco di cinque anni.
Lo rivela un’indagine di Cna Agroalimentare che mostra come in testa agli acquisti ci siano, quasi senza concorrenti, le chiacchiere, nelle varie denominazioni locali: tali in Lombardia, Piemonte, Campania, Sicilia e quasi tutto il Sud, diventano Frappe a Roma e nel Lazio, Cenci in Toscana, Bugie in Liguria, Ciarline in Emilia, Fiocchetti in Romagna, Crostoli in Friuli Venezia Giulia.
Inoltre variano anche come gusti: sono fritte nella tradizione, al forno per i salutisti, bagnate nella cioccolata, aromatizzate all’arancia o alla cannella. Da sole valgono una percentuale compresa tra il 40 e il 50% del mercato dei dolci del Carnevale.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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