
L’indice però è in discesa: indica un valore di 52,7 punti, inferiore ai 55,4 punti di gennaio, oltre le stime degli analisti
Continua a crescere l’attività della manifattura in Giappone. A febbraio l’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 52,7 punti, inferiore ai 55,4 punti di gennaio. Le stime degli analisti e della prima lettura erano per una discesa più contenuta, ovvero fino a 52,9 punti.
L’indicatore si conferma comunque al di sopra della soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione ed espansione. E’ il 13esimo mese consecutivo di crescita, segno evidente che il settore è in buona salute, nonostante il calo dello scorso mese. «La significativa interruzione della catena di approvvigionamento che ha smorzato la produzione e la domanda nell’ultimo periodo dell’indagine è stata attribuita a gravi carenze di materiale e ritardi nelle consegne – ha commentato Usamah Bhatti, economista presso IHS Markit. – Di conseguenza le pressioni sui prezzi di input si sono ulteriormente intensificate, con gli oneri medi dei costi in aumento al ritmo più rapido negli ultimi 13 anni».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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