
Per il 73% degli imprenditori misure come lo smart working e la flessibilità degli orari garantiscono un più ampio coinvolgimento delle donne anche nei ruoli apicali
Anche quest’anno il network di consulenza internazionale Grant Thornton ha diffuso il suo rapporto annuale Women in Business che valuta la presenza femminile nel mondo del lavoro. Il primo dato rilevante della ricerca riguarda l’occupazione di posizioni apicali: nel 2022 le donne detengono il 32% dei ruoli di comando, un saldo positivo rispetto al 2021 che cresce di due punti percentuali.
A livello geografico il dato è positivo perché riguarda tutto il mondo: in ogni macro-area a livello globale si è superata la soglia del 30% di donne nei ruoli dirigenziali, compresa l’Apac (Asia Pacific) che nel 2021 era stata l’unica a non superare questo tetto. Il dato più alto si registra nel Sudafrica, dove la percentuale delle donne al comando si attesta al 42%; seguono Turchia e Malesia (40%).
In termini settoriali, il comparto che annovera più donne alle posizioni di comando è quello dell’healthcare, con il 39% dei ruoli occupati; seguono turismo ed estrazione (37%). I settori meno inclusivi in tal senso sono il manifatturiero (28%) e quello dei trasporti (29%).
La ricerca evidenzia però anche un trend negativo: rispetto al 2022 si registra una diminuzione a livello globale del numero di donne ceo (ora al 24%, con un -2%). Parallelamente sono aumentate le donne che occupano la posizione di cfo – chief financial officer (+1%, ora al 37%) e di coo – chief operating officer (+2%, ora al 24%); anche la percentuale di donne che occupa i ruoli senior più tradizionali è cresciuta di un punto percentuale, attestandosi oggi al 32%.
La ricerca ha messo al vaglio anche le intenzioni dei leader aziendali del Mid Market: il 95% del campione ha dichiarato di star prendendo provvedimenti per alimentare una cultura più inclusiva nel proprio aziende di lavoro.
Il 70% delle aziende vorrebbe ricreare un contesto professionale più incisivo per trattenere e attrarre i talenti femminili; per farlo, si pensa ad esempio a favorire l’equilibrio fra il lavoro e la vita privata e la flessibilità di turni e orari.
Nel 44% dei casi (dato in crescita di ben 7 punti) si lavora all’introduzione di nuove pratiche di lavoro, a partire da quello virtuale e flessibile. Nella medesima percentuale si cerca di creare un ambiente stimolante in cui sia possibile condividere la propria creatività o discutere in modo costruttivo dei problemi.
Infine, dalla relazione emerge un giudizio “positivo” sulla pandemia, che cambiando radicalmente anche il modo di lavorare delle aziende (ad esempio integrando nei sistemi professionali lo smart working e un più ampio impiego delle tecnologie) consentirà anche una maggiore integrazione delle donne (ne è convinto il 73% degli intervistati).
Andando ad esaminare più da vicino la situazione in Italia, come avevamo visto anche qui è in aumento la percentuale delle posizioni di ceo occupate da donne nel 2022, passate dal 18 al 20% nei vertici aziendali e dal 29 al 30% nei ruoli del senior management. Parallelamente diminuiscono le aziende senza presenze femminili nel senior management: l’Italia è passata dal 23% al 12%, ri-attestandosi sulla media europea.
Cresce di un punto percentuale anche il tasso di donne nella leadership delle aziende, oggi al 30%; un dato che pone comunque l’Italia in fondo alle 30 prime economie mondiali in termini di inclusività femminile al vertice.
«Per preservare quanto ad oggi ottenuto ed evitare inversioni di marcia, è fondamentale insinuare all’interno di ogni organizzazione misure e azioni volte alla sensibilizzazione in tema di engagment & inclusion e a una cultura di ascolto» spiega la manager di Grant Thornton Financial Advisory Services Martina Cellana.
«Come donne è inoltre necessario far sentire la propria voce, non arrendersi e sfruttare i traguardi ad oggi raggiunti, per continuare a costruire un mondo professionale meritocratico ed equo, impegnandosi quotidianamente a scardinare uno status quo ancora ingombrante» conclude.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PEXELS
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