Le frodi riguardano prevalentemente i crediti relativi al bonus facciate, il 46% del totale, e all’ecobonus, il 34% del totale
Fino ad oggi l’attività di analisi e controllo ha consentito alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate di individuare redditi d’imposta inesistenti per 4,4 miliardi, di cui quasi la metà, circa due miliardi, già ceduti e incassati. A questi 4,4 miliardi deve essere aggiunto un altro miliardo la cui sospensione è in corso di perfezionamento. È quanto ha affermato in un’informativa urgente sui bonus edilizi, il ministro dell’Economia, Daniele Franco, nell’Aula della Camera, sottolineando che le frodi riguardano prevalentemente i crediti relativi al bonus facciate, il 46% del totale, e all’ecobonus, il 34% del totale.
«La possibilità di cedere i bonus edilizi senza limiti aveva trasformato i crediti d’imposta – ha sottolineato Franco – in una sorta titolo circolante dando vita a un mercato di credito non regolamento. L’azione del governo, che ha impresso una stretta alla cessione dei crediti edilizi, mira a tre obiettivi fondamentali: in primo luogo eradicare gli abusi per prevenire le frodi con un tempestivo tracciamento delle operazioni. In secondo luogo recuperare le somme illecitamente incassate ed evitare che operazioni caratterizzate da profili di rischio vengano portate a termine e in terzo luogo assicurare il pieno e ordinato funzionamento del meccanismo e delle cessioni a tutela dei contribuenti e delle imprese che operano nel settore con professionalità e diligenza».
Secondo il ministro l’esito delle frodi e il potenziale danno per l’erario delle false cessioni ha assunto dimensioni estremamente rilevanti. «L’onere oltre che per i contribuenti potrebbe essere significativo anche per gli intermediari che hanno acquisito crediti falsi di cui potrebbe non riuscire mai a fruire – ha concluso. – La rilevanza e la diffusione delle frodi, che non mette in discussione l’utilità dello strumento dei bonus fiscali e della loro cessione, ha imposto, a tutela dei conti dello Stato e dei contribuenti, l’attivazione di contromisure volte a contrastare e prevenire i comportamenti illeciti e contestualmente a consentire ai cittadini onesti di fruire dell’agevolazione».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI
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