Incendiata la più grande centrale nucleare d’Europa. Il rogo è stato sedato ma i russi hanno preso il controllo della zona. Zelensky è a Kiev, smentite le voci di un suo trasferimento in Polonia. Alle 17:30 consiglio straordinario Onu
Le truppe russe sono entrate questa mattina per la prima volta nella città portuale ucraina di Mykolayiv, sul Mar Nero, a metà strada tra Kherson, caduta nei giorni scorsi, e Odessa. Continuano gli scontri sul territorio e arriva il bilancio dei feriti per l’attacco alla centrale nucleare di stanotte: tre morti e due feriti tra le fila ucraine. Intanto, la Marina ucraina ha affondato la sua nave ammiraglia, la fregata Hetman Sahaidachny, per evitare che cadesse in mani russe, mentre si trovava in rada in riparazione nella città di Mykolaiv.
Il leader ucraino Zelensky sarebbe sopravvissuto a tre diversi tentativi di ucciderlo. Lo riferisce il Times, spiegando che sono stati assoldati due diversi gruppi per eliminare il presidente degli invasi: mercenari del gruppo Wagner sostenuti dal Crelino e forze speciali cecene. Entrambi i gruppi sono stati contrastati grazie a informazioni trapelate da elementi contrari alla guerra all’interno del Servizio di sicurezza federale russo. Il Cremlino aveva fatto sapere che Zelensky si era spostato in Polonia ma Kiev ha smentito: “il presidente è qui con la sua gente”.
Il presidente del Consiglio regionale di Kharkiv, in videocollegamento con il Summit delle Regioni in corso a Marsiglia, ha rivelato: «ieri abbiamo contato più di duemila morti, oltre 100 bambini. il villaggio di Iakevo nella ragione di Kharkiv è stato distrutto, ci sono molti morti in quest’area. In questo momento sto organizzando il lavoro del centro di coordinamento creato nel nostro centro regionale. Ci occupiamo di tutti i profughi dell’area di Kharkiv, stiamo organizzando le consegne di medicinali e cibo».
In ottemperanza delle sanzioni decise dalla comunità internazionale, l’Ue ha annunciato l’interruzione di tutti i suoi lanci delle Soyuz, sia quelli dal Centro spaziale europeo di Kourou (Guyana francese) operati dall’azienda Arianespace, sia quelli dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan, operati dall’azienda Starsem. A renderlo noto la stessa Arianespace.
Il vertice degli Esteri Nato nel frattempo ha portato avanti il tema dei corridoi umanitari. «Abbiamo aperto una linea rossa con la Russia per l’evacuazione dei civili dall’Ucraina – ha spiegato Di Maio – è un lavoro che faremo dal punto di vista umanitario con l’Unità di Crisi e l’intelligence, voglio ringraziare tutti gli apparati dello Stato italiano che coinvolgeremo per evacuare bambini dalle bombe, famiglie che non hanno più una casa. Perché l’esercito russo ha colpito anche obiettivi civili».
Nel frattempo gli occhi rimangono puntati sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia: qui, come riporta la Cnn che cita il capo di Energoatom Petro Kotin, gli operai “stanno lavorando sotto la minaccia delle armi“. Il capo dell’azienda statale che si occupa di gestire le quattro centrali nucleari sul territorio ucraino ha detto che i russi “sono entrati nell’area della centrale nucleare, hanno preso il controllo del personale e la gestione dell’impianto. Al personale è stato dato il permesso di entrare nella centrale per lavorare“.
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu terrà oggi alle 17:30 una riunione d’emergenza sulla guerra in Ucraina. Sarà un incontro aperto con interventi anche da parte di un funzionario dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica e di un funzionario delle Nazioni Unite.
Il segretario generale della Nato Stoltenberg ha tenuto una conferenza stampa al termine del vertice straordinario dei ministri degli Esteri Nato e ha escluso una no no-fly zone sull’Ucraina, per non rendere ancora più pericoloso lo scontro: «se la Nato venisse coinvolta direttamente nel conflitto vedremmo ancora più morti, soprattutto tra i civili. La nostra responsabilità principale è proteggere e difendere un miliardo di persone che vivono nei nostri Paesi alleati: lo stiamo facendo aumentando forze, aiutando, ma non partecipando attivamente».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA