Gli spostamenti sono fortemente limitati anche dopo che le compagnie di assicurazione marittima hanno classificato parte del Mar Nero e il Mar d’Azov zone di guerra
Dallo scoppio del conflitto sono rimaste bloccate nei porti ucraini circa 140 navi di vari Paesi, comprese navi da trasporto di grano, petroliere e cargo. Il problema non fa che aggravare la situazione del commercio di prodotti alimentari, fra gli export trainanti dell’economia del Paese.
Da un lato c’è il problema del personale, dato che le navi non riescono a lasciare i porti dell’Ucraina in assenza di piloti. Dall’altro i rischi militari: parte del Mar Nero è disseminata da mine e la vicenda del cargo panamense di proprietà estone Helt ne ha dato piena dimostrazione.
Nei giorni scorsi infatti l’area settentrionale del Mar Nero e il Mar d’Azov sono state ufficialmente classificate come zone di guerra dalle compagnie di assicurazioni marittime, imponendo di fatto un blocco alla navigazione.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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