La decisione, comunica l’Associazione Produttori Pesca, è stata presa durante un’assemblea a Civitanova Marche alla quale hanno partecipato i rappresentati dell”80% delle marinerie italiane
Da questa notte, e per tutta la settimana, i pescherecci delle marinerie italiane non usciranno in mare. La decisione, comunica l’Associazione Produttori Pesca, è stata presa durante un’assemblea avvenuta a Civitanova Marche (Macerata) e che ha visto i rappresentanti dell’80% delle marinerie italiane. «Sciopero generale per tutti – dichiara l’associazione – il caro gasolio non permette più di sostenere l’attività di pesca e il comparto ha deciso di fermarsi».
Apollinare Lazzari, presidente dell’Associazione Produttori Pesca di Ancona ha spiegato: «mercoledì 9 marzo le associazioni di categoria saranno a Roma per un incontro al Ministero. Vediamo se è possibile far entrare il comparto della pesca tra quelli che vedranno un sostegno nel prossimo Decreto. Altrimenti continueremo a stare in terra. Così, non possiamo più lavorare: i costi superano di gran lunga i guadagni».
Nelle Marche, dove si è tenuta la riunione “tutti i pescherecci di San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Ancona, Fano e Pesaro hanno aderito compatti all’iniziativa. Martedì andranno negli uffici delle Capitanerie di Porto per consegnare i documenti delle imbarcazioni senza sbarcare i marinai (un gesto che gli armatori hanno deciso per non far perdere lo stipendio ai dipendenti, senza perdere le giornate di pesca)”.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/DANIELE CAROTTI
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